Un giorno di grande festa all’aeroporto militare di Ghedi dove, inevitabilmente, si sono celebrati i cento anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare Italiana. La giornata è stata suddivisa in due parti: la mattina a porte chiuse con la cerimonia ufficiale e il pomeriggio con l’open-day dedicato a tutti gli appassionati.
Dopo l’alzabandiera delle 8, alle 9.45 il Sesto Stormo ha celebrato il centenario alla presenza delle autorità civili e militari di Brescia, oltre che dalle associazioni dell’arma del territorio. A presiedere la breve ma sentita celebrazione è stato l’attuale comandante Giacomo Lacaita.
“È un grande orgoglio per me fare parte di questa organizzazione – ha raccontato a margine il colonnello Lacaita – C’è una grande determinazione e proseguire su questa strada che abbiamo perseguito in questi cento anni. L’aeroporto di Ghedi, prima di essere una realtà Aeronautica, è una realtà bresciana amata e voluta dai bresciani fin dall’inizio del secolo scorso”.
Sebbene sia la festa dell’arma di tutta Italia, è di fatto inevitabile concentrarci di più proprio su Ghedi. Una base storica che, come detto da Lacaita stesso, pone le sue basi ancor prima della fondazione dell’Aeronautica quando il volo era sperimentato a pochi anni dalla sua scoperta. Un luogo dove anche D’Annunzio effettuava i primi voli, innamorandosi di questo sogno dell’uomo.
“Questa è una terra importante – continua il Colonnello, non riuscendo a nascondere un pizzico di emozione dietro al suo rigore militare – L’aeroporto nasce dalla passione dei bresciani per la meccanica, per le competizioni automobilistiche. Il volo è nato in quegli anni di inizio secolo. Qui nel 1909, ad appena qualche mese da quando in Italia si era volato la prima volta a Centocelle, volavano i pionieri dell’aria. Siamo veramente agli albori dell’Aeronautica e mi emoziono a dirlo”.
Questo è stato un giorno di festa, ma il periodo storico che stiamo vivendo presenta nuove sfide. Prima fra tutte, ormai da oltre un anno, la guerra in Ucraina che mantiene alta l’attenzione anche del Sesto.
“Noi festeggiamo, ma siamo ben consapevoli della situazione generale che vediamo nel mondo – conclude il Comandante – Siamo vicini ai nostri amici ucraini e siamo sempre pronti con le nostre capacità a intervenire laddove la nazione richieda il nostro intervento”.