Serviranno ancora 36, forse 48 ore per raggiungere la superficie. La stima è di riuscire a riportare Ottavia Piana alla luce del sole entro giovedì mattina. Un lunghissimo incubo per la speleologa di Adro che da sabato sera è bloccata nell’Abisso Bueno Fonteno nella Bergamasca, per la seconda volta nel giro di un anno e mezzo.

Il tratto più difficile, uno stretto meandro secondario inesplorato, è stato superato dalla barella che ora si trova nella parte conosciuta della grotta.

Nel luglio del 2023 ci erano voluti due giorni e 60 tecnici del Soccorso Alpino. Oggi il tempo si è ulteriormente dilatato e i soccorritori in campo sono, fino a ora, ben 126 provenienti da tutta Italia. Lombardia, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto, ma è previsto l’arrivo di forze fresche anche dalla Sardegna.

Le tempistiche di movimento sono scandite da un’ora e mezza di trasporto e un’ora di pausa per fornire assistenza sanitaria alla donna. Attualmente sono al lavoro cinque squadre: alcune dedicate al trasporto della barella, altre ad anticiparne il passaggio provvedendo a disostruire dei tratti che successivamente potrebbero risultare problematici – anche con l’utilizzo di piccole cariche esplosive.

Le condizioni di Ottavia Piana sono costantemente monitorate ed è stabile. Fra l’interno e l’esterno della grotta è stata attivata una linea di comunicazione con un cavo telefonico posizionato lungo tutto il percorso.