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2,5 milioni di cartelle esattoriali non pagate. Cinque denunce

foto d'archivio

L’ipotesi di reato è sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. In buona sostanza il mancato pagamento di cartelle esattoriali per oltre 2 milioni e mezzo di euro, notificate a un’azienda gestita da soggetti cinesi a fronte del mancato pagamento di precedenti accertamenti fiscali.

E per evitare che i beni della società fossero aggrediti, i Finanzieri hanno appurato la cessione in brevissimo tempo degli asset principali per ben due volte. In particolare un complesso immobiliare del valore di 2,2 milioni, finito nelle mani di altre società intestate a soggetti di comodo.

Le transazioni stesse erano anomale: veniva ad esempio concessa una rateizzazione, ma senza interessi o anticipo. Chiaramente l’unica finalità delle operazioni era di allontanare questo bene dal titolare effettivo per scongiurare la riscossione.

Sulla base degli elementi raccolti in fase di indagine, il Pubblico Ministero ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza per scongiurare il pericolo di ulteriori alienazioni. Così i finanzieri hanno di fatto bloccato beni immobili per 2,2 milioni attravarso una trascrizione nel registro degli immobili che impedisce di alienare e disporre giuridicamente, a qualsiasi titolo, degli immobili stessi. Cinque persone sono state denunciate.

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