Quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) è un fumatore: una percentuale che non era stata mai più registrata dal 2006. Dopo un lungo periodo di stagnazione si assiste quest’anno a un incremento di 2 punti percentuali: i fumatori infatti erano il 22% nel 2019, ultimo anno di rilevazione pre-pandemia.
Il trend rilevato nel triennio 2017-2019 che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, non viene invece confermato nel 2022: quest’anno, infatti, si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori, che riguarda entrambi i sessi.
In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali.
Sono questi i dati più significativi del report dell’Istituto Superiore di Sanità nella Giornata mondiale senza tabacco 2022.
Secondo il Ministero della Salute il tabacco uccide oltre 8 milioni di persone ogni anno e distrugge il nostro ambiente attraverso la coltivazione, la produzione, la distribuzione, il consumo e i rifiuti post-consumo. Smettere di fumare è una decisione per la nostra salute e la salute del nostro pianeta.
Nel 2021 il fumo di tabacco è più diffuso nella fascia di età che va trai 25 e i 34 anni (25.7%); in particolare, per gli uomini la quota più elevata si raggiunge proprio tra i 25-34 anni (31.5%), mentre per le donne la fascia di età con la prevalenza più alta è quella tra i 20-34 anni, con una percentuale pari al 21% (Fonte ISTAT).