Sequestro di denaro, ben mobili e immobili per 5,8 milioni di euro e obbligo di dimora nel paese di residenza.
Sono i provvedimenti emessi dalla Procura di Brescia ed eseguiti, dall’alba di oggi, dalla Guardia di Finanza di Brescia a carico di un imprenditore albanese residente in Valcamonica del quale, ufficialmente, la Procura non ha voluto diffondere il nome anche se i particolari fanno convergere su un nome ben noto nella nostra provincia.
Il provvedimento emesso dalla Procura si riferisce ad un “soggetto ritenuto a pericolosità qualificata ed avente diversi precedenti penali”.
“Le complesse indagini di natura economico patrimoniale e reddituale -si legge nella nota diffusa dalle Fiamme Gialle- hanno fatto emergere una notevole sproporzione tra il tenore di vita del proposto e i redditi dallo stesso dichiarati al Fisco”.
“Parallelamente -si legge sempre nella nota- sono previste perquisizioni domiciliari e locali per l’ipotesi di reato 512-bis del codice penale, ovvero trasferimento fraudolento di valori e la chiusura delle indagini preliminari nei confronti di 69 soggetti accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e riciclaggio”