Sono 9 mila gli studenti bresciani che da questa mattina iniziano l’esame di maturità. Oggi prova scritta comune a tutti gli indirizzi scolastici.

I maturandi hanno a disposizione 6 ore per lo svolgimento del tema (potranno consegnare l’elaborato a partire dalla terza ora) e possono scegliere tra 7 tracce trasversali, con riferimenti agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale: due tracce per la tipologia A (poesia o prosa); tre tracce per la tipologia B (analisi e produzione di un testo argomentativo); due tracce per la tipologia C (tema di attualità).

LE TRACCE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

TRACCE TIPOLOGIA A – Per la poesia è stata scelta “Pellegrinaggio” di Giuseppe Ungaretti, con l’esperienza vissuta dall’autore durante la Prima guerra mondiale; per la prosa un brano dal romanzo “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” di Luigi Pirandello, in cui si affronta il tema del progresso tecnologico e si riflette sui suoi possibili effetti.

TRACCE TIPOLOGIA B – La traccia di ambito storico-politico è un brano tratto da “Storia d’Europa” in cui lo storico e politico Giuseppe Galasso analizza il concetto di “guerra fredda” e il ruolo dell’equilibrio del terrore nella seconda metà del Novecento basato sulla minaccia atomica; per l’ambito artistico-letterario è stato scelto un brano da “Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura fra ascolto e comunicazione” della giornalista e saggista Nicoletta Polla-Mattiot, che invita a riflettere sul valore del silenzio e sui suoi benefici per la comunicazione; l’ultima traccia è un testo della costituzionalista Maria Agostina Cabiddu pubblicato nella “Rivista AIC (Associazione Italiana dei Costituzionalisti)” sul valore del patrimonio naturale, artistico e culturale italiano e sulla correlazione con il benessere delle persone.

TRACCE TIPOLOGIA C – In questa tipologia lo studente è chiamato ad effettuare una riflessione critica a carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Due i brani proposti: un testo di Rita Levi Montalcini da “Elogio dell’imperfezione” e uno da “Profili, selfie e blog. La forma diario nell’epoca di Internet” di Maurizio Caminito.