La notizia dell’aggiudicazione provvisoria dell’appalto per la bonifica del Sin Caffaro di Brescia ha inevitabilmente smosso la politica con reazioni giunte un po’ da ogni schieramento. Il sentimento comune è la soddisfazione per un passaggio che si spera possa essere quello decisivo per mettere la parola fine a una storia fin troppo lunga e travagliata.
“Il percorso fino a qui non è stato semplice ed è risultata fondamentale la collaborazione efficace fra tutti gli enti coinvolti, senza la quale oggi non ci troveremmo di fronte a questo primo, imprescindibile, traguardo – hanno detto il sindaco di Brescia Laura Castelletti e l’assessore all’Ambiente Camilla Bianchi – Ora tutti noi possiamo iniziare a immaginare per quell’area un destino diverso, perchè finalmente la più terribile delle ferite ambientali della nostra città inizierà a essere sanata”.
Più politico il commento di Fabio Rolfi, che ringrazia il Governo per i fondi messi a disposizione chiedendo poi a Castelletti un gruppo di lavoro per creare un progetto sperimentale per la realizzazione di un bosco. “Non è detto che non si possa fare – aggiunge – Bisogna lavorare in squadra con ministero, Regione e parlamento per costruire un progetto pilota. Al Comune di Brescia serve un po’ più di coraggio per rilanciare l’immagine della città”.
Non poteva mancare la Regione, parte in causa, con l’assessore bresciano Giorgio Maione: “Sbloccare i lavori di bonifica – ha detto – è uno dei grandi obiettivi della giunta Fontana e oggi possiamo registrare un significativo passo in avanti”.
Un altro aspetto comune di tutte le dichiarazioni a commento dell’aggiudicazione sono i ringraziamenti all’ex commissario straordinario Mario Nova e al suo successore Mauro Fasano, in carica da un paio di settimane.