“Le aziende europee non stanno scappando. Al contrario, la maggior parte delle nostre aziende associate rimane impegnata sul mercato cinese”, ha riferito a Xinhua Jens Eskelund, presidente della Camera di commercio dell’Unione Europea in Cina, durante un’intervista esclusiva.
Sebbene il lento sviluppo dell’economia globale, la debolezza della domanda e l’instabilità del contesto geopolitico abbiano indotto alcune aziende a considerare la possibilità di diversificare le catene di fornitura, la delocalizzazione delle attività al di fuori della Cina rimane un fenomeno minore, ha dichiarato Eskelund.
Il mercato cinese è stabile, prevedibile e affidabile, ha aggiunto l’uomo.
“Il Paese è una parte indispensabile delle catene del valore globali, quindi sostanzialmente non si può avere una presenza significativa a livello mondiale se non si è presenti in Cina”, ha affermato Eskelund.
La Cina, in quanto importante mercato per le imprese europee, è sicuramente un luogo in cui rimanere, ha aggiunto il presidente.
Eskelund ha osservato che la Cina presenta alcuni vantaggi unici nell’attrarre le imprese estere: il Paese è la seconda economia mondiale, con un mercato enorme e notevoli vantaggi tecnologici e in termini di dimensioni.
Secondo Eskelund, il mercato cinese è competitivo e ha un alto potenziale. “Siamo soliti dire che la Cina è un centro di fitness per le aziende europee, perché è necessario lavorare sodo per competere con le aziende cinesi tecnologicamente avanzate e fornire le migliori e più recenti tecnologie al mercato”.
Le aziende cinesi hanno un’elevata capacità di innovazione e lavorano duramente per sviluppare nuovi settori e diventare leader del settore, ha affermato Eskelund, aggiungendo che la tecnologia verde è un’area in cui la Cina presenta un potenziale molto significativo per il futuro.
Il presidente ha inoltre sottolineato che, sebbene la crescita economica della Cina potrebbe essere inferiore rispetto al passato, la maggior parte delle persone si aspetta un tasso di crescita di circa il 5% quest’anno, che è rispettabile rispetto a molti altri Paesi e che offrirà molte opportunità a molte aziende.
“Al di là di quest’anno, vedremo ancora una crescita in Cina. Ma la crescita sarà diversa. Non sarà lo stesso tipo di andamento che abbiamo visto in precedenza, perché l’economia cinese sta subendo un cambiamento strutturale”.
Eskelund ha affermato che non tutto continuerà a salire a ritmi sostenuti per sempre, ed è naturale che un tasso di crescita molto elevato si modererà a un certo punto.
In prospettiva, Eskelund auspica misure più concrete e specifiche per creare reciprocità in termini di accesso al mercato, che rappresenteranno un segnale forte per la comunità imprenditoriale internazionale. (Xin) © Xinhua