Come accade ogni ultimo fine settimana di marzo, nella notte tra sabato e domenica, torna l’ora legale. Quindi alle 2.00 del mattino di domenica 31 marzo le lancette andranno spostate in avanti di un’ora, passando direttamente alle 3.00.
Questo cambiamento ci permette di godere della luce solare, che ci terrà compagnia più a lungo favorendo le attività all’aperto e il risparmio energetico. L’ora legale ci accompagnerà nei mesi più caldi fino a domenica 27 ottobre, quando ritroveremo l’ora solare.
Sebbene la tecnologia, fra smatphone, smartwatch e orologi digitali, ci aiuti spostando l’ora in automatico in avanti di un’ora, è bene ricordarselo perché, come si suol dire, dormiremo un’ora in meno.
A ogni cambio non mancano mai discussioni sull’opportunità o meno di mantenere questo doppio regime. Se sia un passaggio ancora necessario o meglio conveniente. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, la risposta è sì. Infatti nel 2023, nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Il dato si traduce quindi in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro.
I benefici dell’ora legale riguardano però anche l’ambiente. Il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 180 mila tonnellate.