È accusato di tentato omicidio aggravato l’uomo, un 42enne italiano, che a metà del giugno scorso aveva più volte pugnalato nottetempo un’altra persona per poi darsi alla fuga con il suo portafoglio nel quale erano contenuti più di 300 euro.
La ricostruzione dei fatti non è stata semplice perché la vittima, un albanese di 25 anni, ha più volte cambiato la propria versione dei fatti. Secondo gli inquirenti la motivazione stava nel fatto che lui avesse incontrato il proprio aggressore in via Liguria a Capriolo per vendergli alcune dosi di cocaina. Evidentemente, nonostante le pugnalate ricevute, non voleva inguaiarsi e ha provato a far credere che l’incontro fosse stato del tutto casuale.
Durante lo scambio, il 42enne ha estratto una baionetta e ha iniziato a colpire il presunto pusher in vari punti del corpo. Ferite che all’ospedale di Bergamo, dove il giovane era ricoverato, sono state ritenute non particolarmente gravi. Però i fendenti erano stati assestati anche al collo, alla schiena e al torace, posti potenzialmente letali. Da qui la grave accusa di tentato omicidio, nonostante l’indagato abbia riferito che la sua intenzione non fosse quella di uccidere.
Dopo settimane di indagini le prove, fra cui immagini di videosorvegliaza, rilevamento targhe e celle telefoniche, hanno collocato il sospettato sulla scena del crimine. Inoltre i Carabinieri di Chiari, che oggi hanno eseguito l’arresto, hanno trovato in suo possesso l’arma usata quella notte.