Dopo la telenovela sulla latitanza, durata poco, di Giacomo, il caso Bozzoli è tutt’altro che chiuso. Infatti l’agenzia Ansa riferisce che la Procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l’operaio della fonderia di Marcheno Oscar Maggi.

Secondo la pubblica accusa l’uomo sarebbe stato presente nello stabilimento industriale nella sera dell’8 ottobre 2015, quando Giacomo ha ucciso lo zio Mario, tesi confermata in tre gradi di giudizio con la condanna definitiva all’ergastolo.

L’accusa per Maggi è di concorso in omicidio, giustificata dall’ipotesi che l’operaio abbia sbloccato l’impianto di areazione del forno andato in blocco dopo aver generato una fumata anomala, causata dal corpo della vittima.