foto d'archivio

Tentata estorsione, sostituzione di persona, esercizio abusivo di una professione, truffa e lesioni personali. È questa la lunga lista di accuse, a vario titolo e in concorso fra loro, mossa nei confronti di tre persone arrestate dai Carabinieri di Breno e ora ai domiciliari.

Gli arresti sono il culmine di un’operazione iniziata a seguito della denuncia presentata da due cuniugi i quali, a causa di una grave patologia sofferta dal figlio minore, da giugno a novembre 2023 si erano affidati a un sedicente medico per sottoporlo a terapie “alternative”. Cure che venivano prestate solo dopo un esborso da 1.500 euro.

Il bambino era in condizioni disperate quindi, su consiglio di una terza persona, i genitori si sono rivolti a una “dottoressa-scienziata” che subito li ha invitati a sospendere le cure tradizionali per iniziare un percorso alternativo di tre trattamenti indolori effettuati a distanza con un macchinario che si trovava in America e utilizzava fisica quantistica e campi elettromagnetici. Queste cure però non hanno funzionato, anzi le condizioni del piccolo peggioravano.

La vicenda, che aveva anche il drammatico precedente della morte di un altro paziente, è finita sulla tv nazionale. Questo ha spinto una delle indagate a minacciare la coppia, fino a chiedere loro 10mila euro. Se quella somma non fosse stata versata, avrebbe sporto una denuncia per diffamazione.