“Siamo di fronte all’ennesima vittma di una strage continua nel mondo del lavoro Bresciano. Ancora una volta l’incidente mortale si è verificato in appalti o lavoratori di ditte esterne”. Pressa di posizione unanime delle maggiori sigle sindacali bresciane dopo la morte dell’operaio 27enne rimasto folgorato sul un traliccio dell’alta tensione a Bagolino.

“Nell’ultimo anno è il secondo incidente nel nostro territorio che ha coinvolto lavoratori in appalti di Terna, che è il più grande operatore di rete di trasmissione di energia elettrica in Europa – proseguono Cgil, Cisl e Uil – Serve un cambio di passo nell’affrontare il tema della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro estendendo gli alti livelli di sicurezza delle aziende elettriche al mondo degli appalti ed alle ditte esterne”.

Le richieste sono sempre le stesse: maggiori controlli sulla sicurezza, formazione, potenziamento dei servizi ispettivi e maggiori sanzioni per chi non rispetta le norme.

La vittima dell’infortunio di Bagolino era fiorentina, quindi anche i sindacati toscani si sono fatti sentire:  “Il dolore è tanto, ma la rabbia di più – ha scritto in una nota Paolo Fantappiè, segretario generale della Uil Toscana – siamo stanchi di vedere continuare questo stillicidio”.