Si avvicina il lungo weekend di Ognissanti che, non solo per folklore anglosassone, ben si sposa con la zucca. C’è chi la mette intagliata sul davanzale, c’è chi preferisce gustarla in decine di modi differenti. Così come il resto dei prodotti agricoli però, anche le zucche lombarde pagano lo scotto del maltempo con un crollo della produzione che si aggira attorno al 30% rispetto al 2023.

A comunicare questo dato è la Coldiretti che punta il dito verso le piogge troppo abbondanti sia in periodo di semina, sia nella fase finale della stagione produttiva. Un’evoluzione climatica che ha ostacolato lo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto, pur se la qualità è fortunatamente salva.

In Lombardia le zucche coltivate sono destinate per la quasi totalità al consumo alimentare. I territori maggiormente vocati sono le province di Mantova, Pavia, Brescia e Cremona. Regina indiscussa delle tavole invernali – afferma la Coldiretti – la zucca è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte.

Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.