Il post del consigliere di centrodestra Fabio Rolfi, in cui catalogava i manifesti abusivi comparsi nei giorni scorsi a Brescia come satira, hanno scatenato un inevitabile strascico di polemiche e di repliche. A partire da una levata di scudi dai banchi della maggioranza.

“Definire la trovata ‘simpatica ed efficace’ è un insulto inaccettabile non solo per la comunità bresciana tutta ma soprattutto per le comunità che abitano la zona di via Milano (prese di mira dagli insulti) e le comunità con background migratorio (attaccate con nomignoli irripetibili)” hanno scritto in una dura nota stampa i Capigruppo di maggioranza in Loggia.

“Il commento di Rolfi mette in luce non solo la sua tolleranza, ma addirittura la sua approvazione per questi atteggiamenti razzisti e xenofobi – aggiungono – un comportamento inaccettabile per chiunque ma che risulta ancora più grave se veicolato da qualcuno che siede tra i banchi del consiglio comunale e che si è addirittura candidato a primo cittadino”.

Condanna senza appello quindi da parte di Roberto Omodei, Valentina Gastaldi, Arshad Mehmood, Francesco Patitucci, Francesco Catalano e Francesco Tomasini, con la richiesta al resto del centrodestra di prendere le distanze dalle parole di colui che nei fatti è il leader di quell’area.