“A Brescia la concentrazione di polveri sottili nell’aria ha superato quest’anno i 41 giorni oltre il limite fissato dalle norme europee dei 50 microgrammi per metro cubo soglia che è fissata a 35 giorni”. Così il neo referente di Europa Verde Verdi Brescia Dario Balotta sulla situazione dell’aria sul nostro territorio.
Un peggioramento favorito da questi giorni di bel tempo, nebbia e soprattutto assenza di prioggia. Ma secondo Balotta c’è di mezzo il fattore umano: “Alla base del fenomeno negativo c’è il cronico basso utilizzo dei mezzi pubblici, il forte sviluppo dell’autotrasporto trainato dalla crescita caotica dell’ e-commerce e dall’esplosione dei centri logistici che nascono come funghi” ha dichiarato. Dito puntato anche sulla Regione che ha prorogato l’autorizzazione per lo spandimento di liquami zootecnici in agricoltura.
Quale ricetta per riuscire a rientrare in quelli che saranno i limiti sempre più stringenti? “Servono azioni più incisive dell’ agenzia della Mobilità (cioè Provincia e Comune di Brescia) per il rilancio del trasporto pubblico locale lasciato nelle mani di aziende di trasporto inefficienti, come ARRIVA, che pensano solo ai contributi pubblici e a tagliare le corse per garantirsi gli utili di bilancio – scrive Balotta – A livello ferroviario Trenord con il beneplacito della regione ha toccato il fondo. Serve un piano delle merci per ridurre la circolazione e la congestione dei Tir e dei camioncini e il blocco delle autorizzazioni dei centri logistici prima che sia troppo tardi. In agricoltura la Regione deve disporre la riduzione dell’allevamento dei capi per ettaro per migliorare sia la qualità dei prodotti agroalimentari che dell’aria”.