3,5 euro a tonnellata, che significa 2,5 milioni di euro all’anno versati da A2A nelle casse della Loggia da qui al 31 dicembre 2029. Sono queste le cifre della nuova convenziono siglata fra il Comune e la sua partecipata per il conferimento dei rifiuti nel temoutilizzatore cittadino.

Questo contributo – ha specificato l’Amministrazione – continuerà a essere utilizzato per interventi in campo ecologico e ambientale. Nello specifico, nella gestione e implementazione del verde pubblico e nella messa in sicurezza o bonifica dei siti inquinati. Annunciando la firma però, la Loggia ha voluto ampiamento sottolineare che il denaro investito in questi capitoli è molto di più.

Senza scendere nel dettaglio dei molti interventi, dei quali molti noti come le bonifiche dei parchi del Sin Caffaro, negli ultimi sei anni sono stati oltre 66 i milioni riversati sull’ambiente.

Inevitabile è stata l’immediata replica del centrodestra e in particolare di Fabio Rolfi, che dei rifiuti bruciati nel TU ne ha fatto uno cavallo di battaglia.

“Basta guardare allo storico di questo contributo per rendersi conto che non viene destinata in modo specifico alle attività ambientali – scrive Rolfi – Queste risorse non confluiscono in un fondo specifico vincolato a finanziare biodiversità, bonifiche e tutto quello annunciato da Laura Castelletti, ma finiscono nel calderone indistinto delle risorse a diposizione del Comune, che le può usare per qualsiasi spesa come ha sempre fatto”.

Rolfi mette nuovamente in luce l’impegno dei bresciani che in dieci anni hanno ridotto i rifiuti indifferenziati mandati all’inceneritore passando, con il porta a porta, da 76mila a 33mila tonnellate. “Mentre A2A – attacca Rolfi – ha mantenuto la quantità bruciata pressoché intatta incrementando gli acquisti di rifiuti da fuori Brescia (incrementando così il traffico pesante in città) nel silenzio complice della Loggia, interessata più a contributi e dividendi che a ridurre i rifiuti bruciati”.