Dalla Regione sono in arrivo quasi 2 milioni di euro per iniziare il risanamenti di uno dei tanti siti inquinati nella provincia di Brescia. Questa volta siamo e Fiesse, all’ex cava Rocca.
“A Fiesse ho fatto personalmente un sopralluogo nei mesi scorsi per verificare il grande lavoro di monitoraggio compiuto da Arpa Brescia con droni e piezometri – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione – Il sito risulta purtroppo contaminato da metalli e finanziamo oggi il posizionamento di un nuovo telo e la prima operazione di rimozione dei rifiuti dal cumulo principale dopo aver finanziato negli anni scorsi la rimozione completa del cumulo secondario. La filiera istituzionale sta facendo sentire la propria presenza”.
“Apprendo con soddisfazione l’inserimento del primo lotto del progetto di rimozione rifiuti nel sito Cave Rocca fra gli interventi finanziati dalla Giunta Regionale – ha commentato il sindaco di Fiesse Sergio Cavallini – Un doveroso ringraziamento va all’Assessore Maione che da subito ha manifestato attenzione e vicinanza per la tutela del nostro territorio, senza dimenticare l’ottima sinergia e collaborazione instaurate con Arpa Brescia, grazie anche alla collaborazione continua con il consigliere Miriam Cominelli. Questo è l’esempio di come il dialogo costruttivo fra le varie istituzioni porti a risultati così importanti”.
Il Comune ha presentato istanza di finanziamento per rimuovere il cumulo di rifiuti all’ex cava. Il sito è da lungo tempo interessato da problematiche ambientali determinate dalla presenza di 2 cumuli di rifiuti costituiti da inerti (prevalentemente sabbia) e polveri di abbattimento dei fumi di acciaieria derivanti da un impianto di trattamento rifiuti non autorizzato, cessato da tempo e il cui abbandono risale al 1998.
Il cumulo principale (circa 22.500 mc) è stato oggetto, a partire dal 1999, di interventi di messa in sicurezza d’emergenza mediante la risagomatura, la posa di una copertura con geomembrana a copertura dei rifiuti e l’installazione di un piezometro a integrazione degli esistenti. L’intervento è stato eseguito dal Comune in sostituzione della proprietà inottemperante ed è stato coperto con finanziamenti regionali. Il cumulo minore è stato rimosso completamente nel 2017 grazie al contributo di Regione Lombardia per un totale di 550.000 euro.
Il materiale ancora presente sul sito è caratterizzato da un alto contenuto di metalli pesanti e dalla presenza di composti organo clorurati. A oggi il cumulo è mantenuto in sicurezza dal Comune, che verifica e mantiene l’integrità della copertura e, nel 2023, ha ampliato la rete piezometrica di monitoraggio con l’aggiunta di 4 nuovi piezometri ai 3 esistenti.
Il sito è risultato contaminato da metalli. Il Comune ha predisposto un progetto per la rimozione dell’intero cumulo principale da articolare in 10 lotti e ha presentato istanza di finanziamento per intervenire sul lotto 1 con le seguenti operazioni: la messa in opera di un nuovo telo HDPE in sostituzione di quello esistente ammalorato e la rimozione di una porzione di rifiuti mediante escavatore meccanico e successivo avvio a smaltimento in discarica a seguito di analisi. I lotti successivi riguarderanno la rimozione delle varie porzioni di cumulo. Visto il considerevole volume di rifiuti, l’intento è quello di riuscire, in questo modo, a individuare, per il relativo conferimento, uno o più impianti di destinazione in grado di ricevere l’intero quantitativo.