Politici ed esperti italiani hanno esortato una maggiore cooperazione con la Cina nei settori dell'innovazione scientifica e tecnologica per affrontare insieme sfide globali come il cambiamento climatico. Intervenendo alla cerimonia di apertura della 13ma Settimana della scienza, della tecnologia e dell'innovazione Cina-Italia, martedì scorso, Anna Maria Bernini, ministro italiano dell'Università e della Ricerca, ha sottolineato che la cooperazione in materia di innovazione scientifica e tecnologica è sempre stata una forza motrice fondamentale per far progredire il partenariato strategico globale tra i due Paesi. La funzionaria ha esortato entrambe le parti a sfruttare i rispettivi punti di forza, a rafforzare il dialogo e la condivisione e a lavorare insieme per affrontare le sfide globali. Bernini ha riferito a Xinhua che l'Italia è impegnata a migliorare la cooperazione scientifica e tecnologica con la Cina condividendo le buone pratiche, invece di imporre restrizioni alle università o alle aziende cinesi. Dalla sua inaugurazione nel 2010, la settimana dell'innovazione si è tenuta con successo 12 volte in varie città di entrambi i Paesi. È diventata una piattaforma chiave per la collaborazione tra i governi, le imprese e gli istituti di ricerca, agevolando oltre 6.200 incontri tecnologici in totale. Riccardo Villari, presidente della Città della scienza di Napoli, ha sottolineato gli sforzi di lunga data della Cina e dell'Italia nella cooperazione scientifica e tecnologica, osservando che i due Paesi sono riusciti a raggiungere circa 10 accordi ogni anno durante l'evento annuale, che quest'anno si è tenuta dal 26 fino a oggi 28 novembre. "La scienza non ha confini e dovrebbe andare a beneficio di tutta l'umanità", ha dichiarato l'uomo in un'intervista a Xinhua, "Il cambiamento climatico, la sostenibilità e la digitalizzazione sono aree potenziali in cui i due Paesi possono rafforzare ulteriormente la collaborazione in futuro". Il ruolo della Cina nella lotta al cambiamento climatico è fondamentale, secondo Gianmaria Sannino, esperto della Divisione per il cambiamento climatico e la qualità dell'aria dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. Sannino ha affermato che, grazie alle sue risorse e alle sue forti capacità di mobilitazione, la Cina potrebbe guidare un significativo progresso globale nell'affrontare il cambiamento climatico. "Sia l'Italia che la Cina hanno lunghe coste e hanno condotto ampi studi oceanografici. Potremmo collaborare per ridurre le emissioni attraverso soluzioni come l'energia offshore", ha riferito Sannino a Xinhua. "La sostenibilità è un'area di ricerca collaborativa molto fruttuosa tra Italia e Cina", ha dichiarato Alessandro Simeone, professore associato del Dipartimento di ingegneria gestionale e della produzione del Politecnico di Torino. Entrambe le parti possono anche sfruttare tecnologie come la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale per sviluppare prodotti incentrati sull'uomo che migliorino la vita e il lavoro delle generazioni più anziane, dato che molti Paesi, tra cui Cina e Italia, stanno affrontando la sfida dell'invecchiamento della popolazione, ha aggiunto Simeone.

Napoli, 28 nov 11:04 – (Xinhua) – Politici ed esperti italiani hanno esortato una maggiore cooperazione con la Cina nei settori dell’innovazione scientifica e tecnologica per affrontare insieme sfide globali come il cambiamento climatico.

Intervenendo alla cerimonia di apertura della 13ma Settimana della scienza, della tecnologia e dell’innovazione Cina-Italia, martedì scorso, Anna Maria Bernini, ministro italiano dell’Università e della Ricerca, ha sottolineato che la cooperazione in materia di innovazione scientifica e tecnologica è sempre stata una forza motrice fondamentale per far progredire il partenariato strategico globale tra i due Paesi.

La funzionaria ha esortato entrambe le parti a sfruttare i rispettivi punti di forza, a rafforzare il dialogo e la condivisione e a lavorare insieme per affrontare le sfide globali.

Bernini ha riferito a Xinhua che l’Italia è impegnata a migliorare la cooperazione scientifica e tecnologica con la Cina condividendo le buone pratiche, invece di imporre restrizioni alle università o alle aziende cinesi.

Dalla sua inaugurazione nel 2010, la settimana dell’innovazione si è tenuta con successo 12 volte in varie città di entrambi i Paesi. È diventata una piattaforma chiave per la collaborazione tra i governi, le imprese e gli istituti di ricerca, agevolando oltre 6.200 incontri tecnologici in totale.

Riccardo Villari, presidente della Città della scienza di Napoli, ha sottolineato gli sforzi di lunga data della Cina e dell’Italia nella cooperazione scientifica e tecnologica, osservando che i due Paesi sono riusciti a raggiungere circa 10 accordi ogni anno durante l’evento annuale, che quest’anno si è tenuta dal 26 fino a oggi 28 novembre.

“La scienza non ha confini e dovrebbe andare a beneficio di tutta l’umanità”, ha dichiarato l’uomo in un’intervista a Xinhua, “Il cambiamento climatico, la sostenibilità e la digitalizzazione sono aree potenziali in cui i due Paesi possono rafforzare ulteriormente la collaborazione in futuro”.

Il ruolo della Cina nella lotta al cambiamento climatico è fondamentale, secondo Gianmaria Sannino, esperto della Divisione per il cambiamento climatico e la qualità dell’aria dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Sannino ha affermato che, grazie alle sue risorse e alle sue forti capacità di mobilitazione, la Cina potrebbe guidare un significativo progresso globale nell’affrontare il cambiamento climatico.

“Sia l’Italia che la Cina hanno lunghe coste e hanno condotto ampi studi oceanografici. Potremmo collaborare per ridurre le emissioni attraverso soluzioni come l’energia offshore”, ha riferito Sannino a Xinhua.

“La sostenibilità è un’area di ricerca collaborativa molto fruttuosa tra Italia e Cina”, ha dichiarato Alessandro Simeone, professore associato del Dipartimento di ingegneria gestionale e della produzione del Politecnico di Torino.

Entrambe le parti possono anche sfruttare tecnologie come la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale per sviluppare prodotti incentrati sull’uomo che migliorino la vita e il lavoro delle generazioni più anziane, dato che molti Paesi, tra cui Cina e Italia, stanno affrontando la sfida dell’invecchiamento della popolazione, ha aggiunto Simeone. (Xin)

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