Obiettivo “neutralità tecnologica” per raggiungere i target ambientali. In soldoni: non solo l’elettrico nel futuro dell’automobile. È questo il faro delle 36 regioni europee unite dalla vocazione per la filiera automotive, tutte facenti parte di un’alleanza di cui presto la Lombardia assumerà la presidenza.
“Ora il primo passo è quello di farsi ascoltare dalla nuova Commissione affinchè i dovuti correttivi possano salvare un settore estremamente importante per la nostra economia – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo eocnomico Guido GUidesi – La prima cosa che farò è chiedere un incontro al nuovo Commissario affinchè la voce dei territori, di coloro che vivono le difficoltà del settore e le conseguenze negative delle scelte fatte dalla UE in precedenza, possa essere ascoltata. C’è poco tempo, il settore chiede certezze”.
La volontà è quella di difendere una filiera che in Lombardia conta circa 100.000 lavoratori, oltre 30.000 imprese e segna un fatturato totale di oltre 40 miliardi di euro. Secondo Guidesi fermare la produzione del motore endotermico avrebbe effetti irreparabili con l’interruzione di molte attività e l’inevitabile perdita di competitività del settore produttivo lombardo, italiano ed europeo a vantaggio di altri competitori sullo scenario globale.
“Abbiamo preso atto delle dichiarazioni della confermata presidente Von der Leyen che vuol aprire subito un tavolo sull’ automotive – ha aggiunto – Noi oggi ci candidiamo, e parlo da nuovo presidente di Ara, a essere interlocutori diretti per la nuova Commissione se questa lo farà direttamente con i rappresentanti del mondo dell’automotive. Confermiamo gli obiettivi ambientali ma vogliamo dare seguito al valore economico e alla storicità rappresentata da un territorio come il nostro votato all’auto in tutte le sue forme. Se ci sarà un’interlocuzione immediata dal prossimo anno, un nuovo percorso con una visione più positiva potremo cercare di raggiungerlo. Oggi le regioni hanno deciso di giocarsela affinché la nuova Commissione possa ascoltare le proposte emerse. In questi mesi il lavoro è stato proficuo, quello di oggi è un importante punto di partenza”.