Stanadyne, Filartex e Prandelli. Sindacati e Sindaci dei paesi coinvolti alle 15.30 di oggi sono stati convocati dal Prefetto di Brescia, Andrea Polichetti per discutere delle crisi che in questo fine 2024 rischia di costare quasi 200 posti di lavoro.

Assieme ai sindacati di categoria, il Prefetto Polichetti ha voluto anche i Sindaci di Castenedolo, Palazzolo e Lumezzane.

ISTITUZIONI, SINDACATI E LA POLITICA “BRESCIANA” A ROMA

La crisi che ha sorpreso un po’ tutti è stata quella della Stanadyne. Campanelli d’allarme sul disinteressamento dell’azienda americana che ne detiene la proprietà c’erano stati ma, hanno ribadito anche gli stessi sindacati, non ci si aspettava un annuncio di “liquidazione dell’azienda” senza passare prima per ammortizzatori sociali e soluzioni alternative. Anche perchè al Stanadyne non è un’azienda in difficoltà economica, non è un’azienda “decotta”. Tutt’altro.
Nelle ore immediatamente seguenti all’annuncio era stato intavolato un incontro a Confindustria.

Anche la politica bresciana si è mossa in tempi record. Il primo ad intervenire a Roma a difesa dell’azienda di Castenedolo è stato il deputato bresciano di Azione Fabrizio Benzoni, incontrando i lavoratori in sit-in davanti ai cancelli e con un’interrogazione al ministro Urso in cui ha chiesto contezza della crisi del settore automotive.

Oggi anche la deputata bresciana della Lega, Simona Bordonali ha annunciato un’interrogazione scritta al Ministro del Made in Italy. “Ho depositato un’interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati – ha scritto in una nota – per chiedere al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di intervenire con urgenza nella vicenda Stanadyne, azienda storica del bresciano attiva dal 1969 nel settore automotive e ora a rischio chiusura. La decisione di liquidazione, annunciata lo scorso 4 dicembre, mette in pericolo oltre 100 posti di lavoro nello stabilimento di Castenedolo, aggiungendosi a una crisi occupazionale che coinvolge già altre realtà produttive locali. È essenziale che il Governo adotti misure straordinarie per salvaguardare i lavoratori e le loro famiglie, – scrive Simona Bordonali – attivando immediatamente un tavolo di crisi con tutte le parti coinvolte: la proprietà aziendale, i rappresentanti sindacali e le istituzioni locali. Bisogna trovare soluzioni che garantiscano la continuità produttiva e la tutela dei livelli occupazionali, esplorando anche possibilità di riconversione industriale, necessarie per preservare il know-how tecnologico di un settore strategico per l’economia nazionale”. Bordonali ha annunciato anche la sua presenza al presidio di domani a Castenedolo.

Oggi, quindi, alle 15.30 il Tavolo in Prefettura.