“Ricostruzioni infondate, rispettate le procedure. Sempre tutelata la dignità delle persone”.
Arriva alle 19.10 il comunicato ufficiale della Questura di Brescia su quanto denunciato (verbalmente non attraverso atti giudiziari) dalle attiviste di XR.
LA RICOSTRUZIONE DELLA QUESTURA DI BRESCIA
Nella nota la Questura di Brescia ha ricostruito la giornata di ieri . “Nella mattinata di ieri, personale della Questura di Brescia è intervenuto, alle ore 08.30 circa, presso la sede della Leonardo Defence S.p.A. in quanto, militanti del sodalizio Extinction Rebellion avevano improvvisato un’iniziativa nei pressi dell’ingresso dello stabilimento produttivo in parola.
In particolare – precisa la nota -, 22 esponenti del sodalizio, dopo aver oltrepassato le barre veicolari poste come limite della proprietà all’esterno del sito, davano corso ad un presidio, taluni formando una catena umana ed incatenandosi tra loro allo scopo di bloccare i camion in entrata e in uscita dalla fabbrica, altri imbrattando con scritte le mura dell’azienda, mentre una militante si era arrampicata con imbracature tecniche su un pennone portabandiera in acciaio.
I predetti sono stati liberati dalle catene grazie all’ausilio dei Vigili del Fuoco intervenuti per quanto di specifica competenza.
Al fine di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza dei soggetti incatenati, il personale operante richiedeva l’intervento dei vigili del fuoco e del 118″.
L’ACCOMPAGNAMENTO DEI MANIFESTANTI IN QUESTURA
“Tenuto conto delle ripetute condotte illecite poste in essere – che minavano costantemente l’ordine e la sicurezza pubblica della zona prospicente al citato stabilimento e al fine di ripristinare la viabilità cittadina ed il regolare svolgimento delle azioni produttive dello stesso – 22 manifestanti – precisa la nota di via Botticelli – sono stati accompagnati in questura per gli adempimenti di polizia, consistiti nella redazione di numerosi atti quali: elezione di domicilio, verbali di perquisizioni personali, verbali di sequestro materiale, nomina di difensore, notifica dei provvedimenti amministrativi”.
LE PERQUISIZIONI
La Questura di Brescia conferma le perquisizioni. “Si è proceduto alle perquisizioni personali tenuto conto delle azioni poste in essere dai manifestanti e per salvaguardare l’incolumità degli operatori di Polizia.
Nel corso delle singole perquisizioni, svolte da personale femminile per le donne, è stato chiesto di effettuare piegamenti sulle gambe al fine di rinvenire eventuali oggetti pericolosi. In ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative”.
LA MASSIMA ATTENZIONE DELLA QUESTURA NELLE ORE DI FERMO
“Ai soggetti – sottolinea la nota della Questura – è stata consentita la consumazione del pasto e ai vari interlocutori, tra cui un avvocato ed un consigliere comunale, richiedenti notizie sulla situazione dei manifestanti, in modo trasparente ed esaustivo sono state fornite notizie.
Atteso il numero dei manifestanti presenti in Questura nonché l’atteggiamento poco collaborativo degli stessi la stesura degli atti si è conclusa alle 18,30 circa”.
“L’autorità giudiziaria – conclude la Questura – è stata costantemente informata dell’attività di polizia posta in essere. Dunque è sempre stata tutelata la dignità delle persone e le procedure sono state rispettate”.