foto Musil
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Riaprirà a maggio il Museo del Ferro “Lodovico Giordani” di Brescia. In attesa della realizzazione della sede centrale, quella del quartiere San Bartolomeo rappresenta per Fondazione MUSIL l’unica sede esistente in città (le altre due si trovano a Rodengo Saiano e Cedegolo).

Il museo, concesso in comodato da Fondazione Civiltà Bresciana che ne aveva curato il recupero negli anni Novanta, negli ultimi anni ha già subito una serie di interventi che ne hanno profondamente modificato l’esposizione permanente e la sala multifunzionale. In questi spazi sono state ospitate mostre, presentazioni ed eventi di vario tipo (convegni, concerti, ecc.), ponendo le basi per una futura nuova vita del museo quale patrimonio storico aperto a una pluralità di usi e pubblici.

Per la riapertura stabile e duratura del museo sono però necessari altri lavori per rendere accessibile al pubblico la suggestiva fucina e consentire la messa a norma dell’edificio. Perciò la Loggia ha deciso di contribuire stanziando 100mila euro una tantum come somma forfettaria destinata a queste opere.

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“Dopo il Teatro Borsoni nel 2024, anche quest’anno possiamo ridare a Brescia uno spazio artistico e culturale in grado di arricchire l’offerta della nostra città – ha commentato la sindaca Laura Castelletti – Il lavoro, l’industria, il ferro fanno parte del dna dei bresciani e avere uno spazio attivo e fruibile, in cui tutto questo è raccontato con passione, ci sembra un buon modo per rendere omaggio alla nostra tradizione”.

Negli intenti dell’Amministrazione, la riapertura stabile del Museo del Ferro a maggio contribuirà all’arricchimento dell’offerta culturale della città con un museo suggestivo e aggiornato dal punto di vista espositivo. Inoltre, il museo è collocato in un’area di Brescia in cui si intendono rilanciare e rafforzare le attività proprie del welfare culturale urbano, anche mediante la programmazione di attività del Museo da mettere in rete con le biblioteche di Casazza e Prealpino, il Punto Comunità e il Consiglio di Quartiere di San Bartolomeo.

Attualmente il Comune di Brescia è il socio della Fondazione che eroga la quota maggiore per la gestione della stessa (55.000 euro annui).

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