Senza interventi concreti e tempestivi il sistema industriale lombardo rischia di soccombere. È questo il nuovo allarme lanciato da Confapi Brescia per un settore descritto come “sotto pressione” tra i costi energetici in costante crescita e le normative europee sempre più stringenti.
“Le direttive dell’Unione Europea sull’automotive rischiano di cancellare interi segmenti produttivi – hanno fatto sapere dall’associazione di categoria – La domanda, seppur non fortissima, esiste, ma molti produttori preferiscono rallentare o sospendere la produzione per evitare di incappare in meccanismi sanzionatori altamente penalizzanti”.
Nonostante l’obiettivo nobile della transizione ecologica, queste norme vengono criticate per la rigidità e la scarsità di sostegni concreti per le imprese. Questo fa sì che alla già ben presente piaga legata ai costi dell’energia, si sommi anche quella dell’incertezza normativa.
“L’allarme è reale – ha confermato il presidente di Confapi Brescia Pierluigi Codua – Brescia rischia di perdere la sua leadership manifatturiera, con conseguenze gravi per il territorio. L’impatto potrebbe essere difficile da sostenere per il tessuto economico e sociale, con migliaia di posti di lavoro a rischio”.