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La notizia della possibile chiusura delle sezioni della Corte di giustizia tributaria di Brescia è giunta anche in Loggia e, come nel caso della filiale della Banca d’Italia, la sindaca Laura Castelletti ha duramente attaccato questa scelta del Ministero dell’Economia definendola “l’ennesima batosta” per la città.

“Il Governo centrale, perseguendo una miope logica dei tagli, dimostra di non conoscere o di non comprendere l’importanza del nostro territorio” è stato l’attacco di Castelletti, che poi ha ricordato come Brescia sia la seconda città della Lombardia, con un tessuto economico e produttivo di primo livello e un bacino d’utenza di 1,2 milioni di abitanti. “Perché – si chiede – continuare a penalizzarci?”.

Anche oggi, così come poche settimane fa per Bankitalia, la Prima cittadina auspica un impegno concreto dei Parlamentari bresciani con particolare riferimento a quelli di centrodestra poiché parte della maggioranza di Governo, affinché “facciano pesare le ragioni di Brescia, così come evidentemente hanno fatto i loro colleghi cremonesi e bergamaschi, presso le sedi opportune”.

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Infatti, stando a quanto riferito dal Sole24Ore, le sedi delle vicine Bergamo e Cremona sarebbero destinate, insieme a quella di Milano, non solo a sopravvivere ma ovviamente anche ad accogliere le funzioni di quelle che invece saranno chiuse. Brescia compresa.

“Si rivolgano ai loro referenti politici per scongiurare questa possibilità, che sarebbe l’ennesimo danno per la nostra comunità” ha poi concluso Castelletti, ricordando che l’onorevole Benzoni ha già annunciato un’interrogazione.

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