Questa mattina a Rovato è stato inaugurato il primo treno a idrogeno d’Italia che, dai primi mesi del 2026, entrerà in servizio sulla linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo con gli altri 13 convogli già ordinati. La cerimonia è stata anche l’occasione si svelare il deposito appositamente progettato e costruito per accogliere, manutenere e rifornire i nuovi treni. Anche in questo caso è il primo impianto sul territorio nazionale.
“Questa è una giornata molto importante che conferma la vocazione della Lombardia ad essere terra di primati e di eccellenze, sia per quanto riguarda la prima Hydrogen Valley, sia per la messa in funzione del primo treno alimentato interamente ad idrogeno – ha dichiarato il presidente Attilio Fontana – Il percorso di modernizzazione nei trasporti e nelle infrastrutture prosegue all’insegna della sostenibilità. Oggi tocchiamo con mano un nuovo servizio offerto ai cittadini che contribuisce migliorare l’efficienza del trasporto ferroviario, in un’area in cui inizia un serio percorso di decarbonizzazione”.
![](https://www.elivebrescia.tv/wp-content/uploads/2025/02/treno-idrogeno-Fontana-2-1024x683.jpg)
![](https://www.elivebrescia.tv/wp-content/uploads/2025/02/Treno-idrogeno-3-1024x683.jpg)
![](https://www.elivebrescia.tv/wp-content/uploads/2025/02/Treno-idrogeno-5-1024x683.jpg)
I nuovi treni
I nuovi treni Coradia Stream H™, basati sulla piattaforma dei treni regionali Coradia Stream™, utilizzano l’idrogeno per generare elettricità, evitando l’emissione diretta di CO2 e mantenendo il comfort della variante elettrica. Questi treni, con una capacità di 240 posti a sedere e un’autonomia superiore a 600 km, introducono innovazioni nella conversione dell’energia pulita, nei sistemi di stoccaggio energetico, e nella gestione intelligente dell’energia.
L’energia è generata nella carrozza intermedia, la “power car”, dove l’idrogeno immagazzinato si combina con l’ossigeno dell’aria esterna nelle celle a combustibile (fuel cells) generando energia elettrica. Le batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni accumulano l’energia, che è utilizzata durante l’accelerazione per supportare le celle a combustibile.
I treni sono creati e prodotti negli stabilimenti Alstom in Italia, coinvolgendo il sito di Savigliano per lo sviluppo, la certificazione, la produzione e il collaudo, il sito di Vado Ligure (SV) per l’allestimento della “power car” in cui è installata la parte tecnologicamente innovativa legata all’idrogeno, il sito di Sesto San Giovanni (MI) per i componenti e il sito di Bologna per lo sviluppo del sistema di segnalamento. Il progetto è finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU tramite il programma di finanziamento IPCEI Idrogeno 1.
Impianto di Rovato
Il sito di Rovato, realizzato da FERROVIENORD, è il primo impianto ferroviario pensato, progettato e realizzato specificatamente per i treni a idrogeno. Nel sito sono presenti:
- cinque binari di sosta dei treni all’aperto;
- un impianto di manutenzione treni dotato di due binari al chiuso per la manutenzione (attrezzati per l’accesso al treno tramite fossa di visita e tramite passerelle aeree), un binario coperto all’aperto per il lavaggio dei treni, carroponte, calacarrelli, magazzini, armadi per lo stoccaggio delle batterie di ricambio dei treni, colonnine per la connessione dei treni alla rete elettrica e zona uffici e servizi per il personale;
- un impianto di rifornimento dei treni a idrogeno, attrezzato con dispenser per erogare idrogeno alla pressione di 350 bar e baia per ricovero del carro bombolaio, nonché di impianto di flussaggio e inertizzazione (utile per lo svuotamento dei serbatoi dell’idrogeno del treno quando previsto ai fini manutentivi).
L’impianto è costruito nel pieno rispetto delle normative vigenti, incluse le normative relative alla sicurezza associate alla presenza di un treno a idrogeno e a un impianto di rifornimento di idrogeno. I dispositivi di sicurezza includono, tra gli altri, sensori per la rilevazione di eventuali fughe di idrogeno, l’impianto antincendio e sistemi automatici di miglioramento della ventilazione.
L’investimento complessivo per il sito è pari a euro 30 milioni, di cui 1 milione (relativo all’impianto di rifornimento di idrogeno) finanziato dal PNRR. La messa in servizio del sito (da parte di Trenord e FNM Power) avverrà progressivamente con le corse prova del treno a idrogeno lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo e, successivamente, con l’avvio del servizio commerciale.
Il rifornimento
Il sistema di rifornimento realizzato da Sapio prevede l’impiego di un dispenser mobile di idrogeno e di 1 carro bombolaio con pressione operativa fino a 500 bar, primo caso in Italia. Il progetto per FERROVIENORD di Sapio nasce per integrare il trasporto ad alta pressione con un sistema innovativo studiato e realizzato specificamente per il settore della mobilità sostenibile: si tratta infatti di un sistema di rifornimento mobile di idrogeno che, grazie all’impiego di carri bombolai ad alta pressione, permette il rifornimento dei mezzi alimentati ad idrogeno mediante il cosiddetto meccanismo “a cascata” evitando la necessità di sistemi di compressione e di stoccaggi fissi ad alta pressione. La configurazione impiantistica è stata pensata ottimizzando la quantità delle apparecchiature necessarie, allo scopo di ottenere la massima semplicità dell’operazione di rifornimento e la riduzione delle aree occupate dall’impianto.
L’impianto di rifornimento, che è stato selezionato da parte di FERROVIENORD per poter effettuare i primi test operativi dei treni ad idrogeno sulla linea Brescia – Iseo – Edolo, permette nel suo complesso di poter effettuare i rifornimenti di idrogeno ai mezzi rispettando tutti i parametri di sicurezza e gli standard operativi attualmente in vigore, grazie ai criteri di efficienza ed efficacia adottati per la progettazione.