Il nuovo depuratore è già operativo. Entro l’anno sarà avviato l’esercizio dell’acquedotto e, successivamente, sarà completata l’intera rete fognaria. Per Calvisano, comune di 8mila abitanti finora privo di un impianto, si tratta di un cambiamento importnate, figlio dell’impegno congiunto dell’Amministrazione comunale e di A2A, che ha avviato un piano per la cura dell’acqua del valore di oltre 81 milioni di euro.

Un grande passo in avanti per un ambiente più pulito, ma anche verso l’uscita dalla procedura di infrazione europea. Le criticità nell’articolazione delle reti fognarie e dei sistemi di depurazione che caratterizzano il nostro Paese hanno infatti determinato per l’Italia negli ultimi 20 anni l’attivazione di 4 procedure di infrazione per mancata conformità al diritto dell’Unione.

Il depuratore di Calvisano pone le basi per superare il procedimento avviato nel 2014 e garantire il rispetto delle normative comunitarie sul trattamento delle acque reflue, consentendo di evitare sanzioni da parte dell’UE.

Questa nuova infrastruttura ha richiesto un investimento di 6,5 milioni di euro, di cui 6 finanziati dal PNRR. Il Piano per il Comune prevede inoltre 21,5 milioni di euro per la realizzazione dell’acquedotto e altri 53,6 milioni per la rete fognaria. Ad oggi, sono stati già impiegati 57,5 milioni di euro.

“Lavoriamo per ridurre le perdite idriche, che a livello nazionale registrano un tasso di dispersione media del 42%, e puntiamo su impianti di depurazione avanzati – ha detto l’ad di A2A Renato Mazzoncini – Oggi i depuratori non sono solo sistemi di trattamento, ma strumenti di economia circolare: trasformano i reflui in acqua riutilizzabile, ad esempio in agricoltura, e i fanghi in energia e calore. Negli ultimi anni abbiamo investito 120 milioni di euro per superare le infrazioni europee e, nel nostro Piano Industriale al 2035, prevediamo 500 milioni di investimenti nel ciclo idrico per il territorio bresciano, di cui 80 milioni per risolvere le restanti procedure”.

“Con questo intervento il Comune di Calvisano si avvia ad uscire dall’elenco dei Comuni italiani privi di depurazione dei reflui fognari ma in Italia ci sono ancora 1,3 milioni di cittadini non serviti dalla depurazione – ha aggiunto l’ad di A2A Ciclo idrico Tullio Montagnoli – Negli ultimi anni abbiamo realizzato sul territorio bresciano 8 depuratori e per 3 sono in corso lavori, senza contare le centinaia di chilometri di collettori e reti fognarie”.

Progetto Calvisano

Attivo da gennaio, il nuovo impianto di depurazione ha una capacità di trattamento di 12mila abitanti equivalenti (AE). Attualmente tratta i reflui di circa 2.000 abitanti, comprendendo tutti gli edifici della parte sud del paese, inclusa la zona artigianale. L’impianto utilizza tecnologie avanzate e contribuisce all’economia circolare: l’acqua trattata è idonea al riutilizzo agricolo e viene scaricata in tre corpi idrici superficiali destinati all’irrigazione. Per eliminare i cattivi odori, le aree di pretrattamento e stoccaggio dei fanghi sono state confinate e mantenute in depressione.

Nei prossimi mesi proseguirà la posa della rete fognaria, essenziale per garantire un sistema moderno e conforme agli standard ambientali. Attualmente il 73% della nuova rete è già stato completato (31,2 km su 41,5 totali), mentre restano da ultimare la zona nord del Comune e il collegamento con la frazione di Mezzane. L’impiego di innovazioni, come il microtunnelling, ha permesso di realizzare le opere senza interrompere la viabilità. Il nuovo sistema garantirà la separazione delle acque nere da quelle bianche e disporrà di 11 impianti di sollevamento per un corretto smaltimento dei reflui.

Per massimizzare il beneficio ambientale, è previsto l’obbligo di allaccio alla rete per tutte le utenze situate entro 50 metri dalla nuova infrastruttura. Una volta completata, il depuratore potrà operare a pieno regime, servendo l’intera comunità di Calvisano.

Parallelamente, A2A Ciclo Idrico sta completando il nuovo acquedotto, che entrerà in funzione entro l’anno, sostituendo i pozzi artesiani privati. Sarà alimentato da tre nuovi pozzi e serbatoi situati a Viadana, Mezzane e nel capoluogo di Calvisano, con una capacità rispettivamente di 20, 15 e 30 litri al secondo. Per la rete, estesa per circa 48,8 km (di cui 35 già posati), saranno utilizzati materiali di alta qualità e sono previste anche stazioni di monitoraggio per garantire un costante controllo della qualità dell’acqua.