
“Patto di collaborazione per la gestione del percorso di rigenerazione partecipata dello spazio pubblico di piazza Vittoria”. Così è stato chiamato l’accordo siglato per la gestione di Piazza della Vittoria.
Una vera e propria “regia” che da oggi vedrà la fondamentale partecipazione di “Intesa per il Sociale”, la struttura di Intesa Sanpaolo dedicata al terzo settore.
NON È UN PALINSESTO EVENTI
“Il Patto non è un accordo per la creazione di un palinsesto di eventi ma sarà la Governance, la Regia – ha sottolineato la sindaca Laura Castelletti – C’era bisogno di mettere insieme le diverse sensibilità della piazza per creare le condizioni perché tutti possano vivere in tranquillità e in serenità sia quando ci sono gli eventi sia quando gli eventi non ci sono”.
L’IMPEGNO E IL RUOLO DI “INTESA PER IL SOCIALE”
Intesa per il Sociale entra nel progetto attraverso la cooperativa sociale Dedalus con il Forum Disuguaglianze Diversità che consentirà di avere a disposizione competenze aggiuntive e la possibilità di confrontarsi con altre realtà che hanno realizzato o stanno realizzando esperienze simili.
“Riteniamo che il nostro intervento in campo sociale non debba mai essere limitato soltanto a un apporto economico, forse dalle banche ci si aspettano soldi, risorse economiche, ma per noi il nostro intervento vuole veramente compartecipare ai progetti – ha detto il Chief Social Impact di Intesa Sanpaolo Paolo Bonassi – Per questo mettiamo a disposizione non solo risorse economiche ma anche competenze specifiche, metodologie, organizzazione aziendale, tutta la forza d’impatto di una banca come la nostra”.
Per Intesa per il Sociale poi l’importante è che il progetto sia “esportabile, replicabile”. “Nel caso di piazza Vittoria – ha aggiunto Bonassi – è una sfida molto complessa ma proprio per questo è necessario provare a sciogliere questa complessità, a capire poco per volta quello che possiamo fare e non dare nulla per scontato, non cadere in qualcosa che sia troppo semplicistico, non esistono delle ricette che sono miracolose, non esistono delle ricette troppo semplici o delle semplificazioni. Non esistono delle scorciatoie – ha concluso – bisogna lavorare insieme e cercare di accettare le opportunità e i rischi di intraprendere delle strade che siano innovative”.
LAURA CASTELLETTI E PAOLO BONASSI A ÈLIVE
PROGETTO DI MEDIO-LUNGO TERMINE
“L’obiettivo è di medio e lungo termine – ha aggiunto Andrea Poli, assessore al commercio e turismo – e parla di come va gestita la piazza, di come gli eventi si devono inserire e dovrà governare i fenomeni quotidiani quando non ci sono eventi”.
“Una trentina gli enti che fino a ora hanno aderito al Patto – ha evidenziato Anna Frattini, assessora alle politiche giovanili – fra enti, associazioni, commercianti. È un altro modo di fare politica, coniugare esigenze diverse e modi di fare diversi”.
IL PATTO
Il documento ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nella piazza attraverso la promozione coordinata di attività di natura sociale, culturale, di carattere economico e commerciale e di rigenerazione urbana, capaci di rispondere alla complessità di situazioni, soggetti e dinamiche socio-relazionali che co-abitano nella piazza.
Il Patto consente di riconoscere gli interessi differenti che si affacciano su piazza Vittoria, che dovranno essere ascoltati per orientare le scelte e le attività e riconosciuti come attori protagonisti del percorso.
Particolare riguardo sarà riservato alla fascia giovanile, che sarà coinvolta e destinataria di proposte educative.
“Nello specifico – si legge nella presentazione dell’iniziativa – l’intento è quello di rifunzionalizzare e rendere più sicura la piazza mediante azioni integrate capaci di restituirla alla collettività. Le azioni dovranno riempire vuoti, costruire legami e solidarietà, proporre attività, momenti e spazi di socialità, servizi, iniziative culturali e di rilancio e valorizzazione delle attività economiche e commerciali”.
LA NUOVA GOVERNANCE DI PIAZZA VITTORIA
Nel Patto viene definita anche la governance a cui spetta, nel concreto, l’individuazione e attuazione degli obiettivi.
È costituita da:
- Un tavolo politico/strategico con funzioni di indirizzo e programmazione delle strategie;
- Una cabina di regia che, sulla base delle indicazioni del Tavolo strategico/politico, approva un programma di interventi che nella prima fase avrà la durata di sei mesi per poi estendersi in programmazione annuale
- Gruppi di lavoro operativi che avranno il compito di declinare in termini di proposta e iniziativa le diverse attività che saranno programmate in sede di Tavolo e Cabina di Regia
- Assemblea del Patto: il luogo di confronto e dialogo sull’andamento progettuale e consentirà di innestare un percorso inclusivo con tutti gli attori che via via parteciperanno al percorso.
Il patto ha durata biennale, eventualmente estendibile. Al documento possono, in qualsiasi momento, aderire enti, istituzioni, organizzazioni, associazioni, gruppi informali e attività commerciali che ne condividono le finalità e gli obiettivi formalizzando la richiesta all’assessorato alle Politiche Giovanili.