Il blackout in Italia “è successo nel 2003. Qualunque rete elettrica potrebbe andare in blackout. È ancora troppo presto capire le ragioni” del black out avvenuto in Spagna “e i potenziali rischi per la nostra rete”. Lo ha detto l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, a margine dell’assemblea degli azionisti tenutasi questa mattina al Museo Diocesano di Brescia.

Il riferimento è ovviamente al blackout che ieri ha paralizzato le reti elettriche della Spagna e del Portogallo. Uno stop che inevitabilmente ci fa pensare alla possibilità che possa accadere anche noi, con tutte le conseguenze del caso.

“Ci vorranno molti giorni per avere una qualche risposta” ha affermato Mazzoncini, ma sembra che ci sia stato “uno sbilanciamento della rete elettrica spagnola però non abbiamo elementi in più in questo momento”. Mazzoncini ha evidenziato che la rete italiana dal canto suo è ‘resiliente’, “termine molto abusato” ma “più la rete è resiliente più è difficile che avvengano fenomeni di questo tipo. In Italia Terna ha investito molto in resilienza rispetto alle reti europee, questo potrebbe difenderci”.

Quello di ieri per Mazzoncini “non è il classico blackout che si genera perché ci sono tutti i condizionatori acesi e salta la corrente. È un tema di bilanciamento della rete e di frequenza. Non nasce da un eccesso di domanda”.