Il mancato avviso della possibilità di contaminazione dell’acqua dal Norovirus a San Felice, ha scatenato polemiche soprattutto sul web.
Infuriano le polemiche per la situazione acqua a San Felice, soprattuto sul web. Nonostante il chiarimento offerto dall’amministrazione comunale nella serata di lunedì.
In questa direzione il sindaco ha parlato di potenziamento dell’attuale sistema di depurazione. Utilizzando l’ozono, con il supporto della Regione. Nonostante ciò, il malumore resta. Soprattutto per la mancata spiegazione delle tempistiche relative all’emergenza. Mal digerito è stato anche il fatto che l’incontro sia giunto dodici giorni dopo l’insorgere del problema. Ossia dell’ordinanza del 28 giugno, che ha chiuso i rubinetti del paese.
Nel frattempo però, ha detto l’ex consigliere comunale Bruno Bordignon, «i cittadini sono stati lasciati in balia di loro stessi, senza alcun’altra spiegazione o chiarimenti dove si presentavano dei dubbi». Dallo stesso Bordignon il suggerimento di istituire un numero telefonico dedicato: «Poteva servire anche per le persone anziane. Sole e prive di mezzi di trasporto, che si sono dovute arrangiare, e per fornire delucidazioni sulle misure igieniche e di prevenzione da adottarsi».