Dopo le critiche piovute i giorni scorsi oggi si torna a parlare, questa volta bene, dell’ospedale Civile
Protagoniste sono le malattie ematoncologiche come la leucemia nella cura delle quali la struttura si dimostra un polo di fondamentale importanza.
“quando ho cominciato ad occuparmi di bambini con leucemia lifoblastica acuta la sopravvivenza era del 71% oggi è del 94” queste le parole del primario di oncologia pediatrica, Fulvio Porta, che attribuisce questo traguardo sì alla ricerca, ma anche all’enorme capitale umano di medici, infermieri, biologi, e psicologi, che operano nelle maglie di una rete che conta 250 pazienti.
Pazienti che arrivano anche dall’estero (12 i paesi convenzionati) ed al quale viene fornito persino un alloggio per la durata del trattamento.
Questa però non è la prassi, si cerca infatti di fare in modo che sia la cura a trovare il malato e non viceversa.
Questo, insieme all’ampliamento ed al potenziamento della succitata rete, l’obbiettivo del convegno che si terrà il 12 gennaio nell’aula Montini dell’ospedale.