“L’ho spinta con due mani, forte ed è caduta dalle scale” . In due ore di interrogatorio davanti al giudice Riccardo Moreschi e al Pm Francesco Carlo Milanesi, Fabrizio Pasini ha raccontato la “sua” verità sulla morte di Manuela Bailo. E sui motivi che avrebbero scatenato il litigio finito in tragedia “voleva che io lasciassi la mia famiglia, non voleva più essere amante. E avrebbe anche voluto trascorrere la notte con me” ha raccontato in aula Pasini.
Poi le ore successive all’omicidio. Manuela cade dalle scale e rimane uccisa sul colpo. Pasini racconta di aver nascosto il corpo in casa, era l’appartamento dello zio dell’imputato, fino al lunedì quando lo portò nella cascina abbandonata in provincia di Cremona dove era stato ritrovato.
E in aula ribadisce di non averla “sgozzata”. Una ricostruzione dei fatti che secondo gli avvocati di parte civile, però, sarebbe in contrasto con i risultati delle indagini e ritengono che Pasini “abbia solo modificato la versione senza grandi novità”.
IL 31 gennaio si ritorna in aula per la discussione e forse già anche per la sentenza