Metalmeccanici ma anche i lavoratori dei settori chimico, tessile, manifattura, energia oggi incrociano le braccia per 8 ore per protestare contro il decreto del Governo Conte.
La motivazione dell’agitazione l’ha riassunta Marco Bentivogli Segretario Fim-Cisl , “è stata presa perché si consideri la Lombardia una regione dove sono necessarie misure più restrittive sulle attività da lasciare aperte”
I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil in un comunicato hanno motivato l’agitazione:
“Ci mobilitiamo per difendere la vita e la salute – dicono – il Decreto del governo tiene conto solo in misura parziale delle istanze che Cgil, Cisl e Uil hanno posto all’attenzione dell’esecutivo; infatti molte attività non essenziali nè indispensabili sono state inserite tra quelle che possono continuare a lavorare. L’aver inserito nelle attività d’impresa da considerare essenziali una serie di attività di vario genere che di essenziale non hanno nulla, depotenzia il decreto e crea l’effetto di ridurre ai minimi termini il numero delle lavoratrici e dei lavoratori che potranno ‘rimanere a casa’”