È stato siglato oggi pomeriggio – tra Associazione Industriale Bresciana e organizzazioni sindacali – il protocollo d’intesa sulle misure organizzative per il contrasto all’emergenza legata al Covid-19 sui luoghi di lavoro, nel rispetto del DPCM 10.04.2020 e del Protocollo promosso dal Governo e sottoscritto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil in data 14 marzo 2020.
Il documento – nato sotto la spinta iniziale del Prefetto di Brescia Attilio Visconti – è stato sottoscritto dai rappresentanti di AIB (il Presidente Giuseppe Pasini, il Vice Presidente Roberto Zini e il Direttore Filippo Schittone), CGIL Brescia e Vallecamonica (Francesco Bertoli e Gabriele Calzaferri), CISL Brescia (Alberto Pluda) e UIL Brescia (Mario Bailo).
Il tavolo di lavoro che ha portato alla definizione del protocollo ha visto convolte anche l’Università degli Studi di Brescia e l’ATS di Brescia e l’ATS della Valle Camonica.
Tra le premesse che hanno portato all’intesa, vi è la consapevolezza di come il mondo del lavoro sia chiamato ad affrontare gli effetti di una crisi epidemiologica che ha colpito con particolare intensità proprio la Provincia di Brescia, e di come – di fronte a all’emergenza sanitaria, sociale ed economica – il sistema delle relazioni industriali sia chiamato ad agire, in un quadro di generale incertezza, con grande senso di responsabilità e collaborazione.
Le parti hanno perciò condiviso l’opportunità di esprimere orientamenti comuni sulle misure organizzative che le aziende potranno adottare negli ambienti di lavoro e di contribuire, con una sperimentazione sanitaria mirata, allo studio sulle condizioni per la graduale ripresa in sicurezza di tutte le attività produttive,
Mentre i suggerimenti organizzativi per lo svolgimento delle attività produttive sono già accessibili a tutte le aziende interessate, la sperimentazione sanitaria, circoscritta ad alcune aziende associate ad AIB resesi disponibili, avrà inizio compatibilmente con la sussistenza dei presupposti di operatività e l’accesso alle dotazioni tecniche necessarie nelle quantità e qualità preventivamente indicate dagli stessi enti sperimentatori.
Le parti si sono date espressamente atto che l’accordo ha natura sperimentale e si applica alle attività di impresa parzialmente o in toto operanti in osservanza e conformità al DPCM 10/4/2020 e alle norme nazionali e regionali collegate. Apposita clausola ne definisce il raccordo con eventuali intese che dovessero intervenire sul tema a livello nazionale.
Un’apposita Commissione, composta da un rappresentante di ciascuna delle parti che hanno sottoscritto l’intesa, avrà compiti di monitoraggio sull’applicazione di quanto definito e di conciliazione per eventuali controversie.