“Condanniamo l’atteggiamento di Balotelli, arrogante e indisponente. La curva del Verona non è un covo del Ku Klux Klan”. Gli ultras del Brescia, il gruppo ex Curva nord Ultras 1911, prende posizione in merito al “caso Balotelli” e lo fa scardinando la lettura ideologica dei media e le stumentalizzazioni.
Per la gli Ultras infatti, il razzismo esiste, esisteva e forse esisterà per sempre, ma non per questo Mario Balotelli deve godere di una sorta di impunità ideologica. Il riferimento dei tifosi bresciani è all’atteggiamento poco professionale e nervoso tenuto dal giocatore italiano in diverse partite della stagione.
Vengono evidenziati episodi come il dito medio rivolto alla Curva Nord neroazzurra durante Brescia-Inter; la rottura della macchina fotografica di un fotografo a bordo campo dopo una sostituzione non gradita in Genoa-Brescia; per ultimo, il pallone scagliato nella curva dell’Hellas.
Insomma, il nervosismo di Balotelli e il suo scarso impegno sarebbero una costante e non una conseguenza del razzismo degli altri. Rispetto al contestato episodio di Verona, gli ultras 1911 forniscono la loro lettura, evidenziando come il giocatore, forse, non era pronto psicologicamente ad affrontare una tifoseria come quella veronese e una partita cosi delicata.
I tifosi infine aggiungono che i cori da parte di alcuni non sono legittimi e accettabili, ma sottolineano a chi si è indignato, anche giustamente, come il tema razzismo oggi sia spesso utilizzato per creare nuovi allarmismi fra l’opinione pubblica, utili a introdurre nuovi strumenti repressivi e di controllo di massa.