Riaprono le sagre e i ristoratori fanno sentire la loro voce: “ARTHoB esprime la propria perplessità e il disappunto dei suoi associati sulla riapertura di sagre ed eventi equiparabili. Sospese a partire dal 28 febbraio 2020 possono ripartire anche in Regione Lombardia, la più colpita dall’attuale pandemia e quella in cui persiste il numero più alto di nuovi casi e, purtroppo, di decessi. Alla luce delle caratteristiche di tali manifestazioni, problematiche per la concentrazione delle persone sia durante l’accesso che nel consumo di cibi e bevande, dello stridente contrasto tra quanto si potrà provvedere in quelle situazioni e quanto invece viene, giustamente, richiesto alla ristorazione tradizionale nella sua accezione più ampia, ARTHoB non può che far presente alle istituzioni come esista il rischio di una evidente disparità di trattamento, di problemi di natura igienica, nonché del reiterarsi di una situazione di concorrenza ai limiti, già rilevata negli scorsi anni, ma resa ora drammatica dalla situazione in cui versa l’intero comparto”.
“Nel denunciare la situazione ARTHoB chiede alle Istituzioni, agli organismi di controllo – ha concluso l’associazione – di prendere adeguati provvedimenti per regolamentare quanto più possibile questi eventi, non certo per desiderio d’instaurare una sorta di monopolio nella somministrazione di cibo quanto per garantire a tutti gli attori stesse condizioni di base, nonché al pubblico quelle giuste garanzia di sicurezza, igiene, qualità che sono ricetta vincente per la ripresa dell’intero sistema”.
Foto d’archivio.