Fiducia, misure anti pandemia e Recovery plan. E’ una settimana intensa per il presidente del Consiglio Mario Draghi che domani alle 10 terrà il suo discorso programmatico nell’Aula del Senato.
Un discorso per chiedere ai partiti unità e che si incentrerà sul Recovery, insieme al piano dei vaccini e al tema della scuola. Novanta minuti dopo consegnerà il testo alla Camera, quindi tornerà a palazzo Madama dove otterrà la fiducia al nuovo governo. Si attende una fiducia larga, tra le più ampie della storia repubblicana. Voteranno “no” i parlamentari di Fratelli d’Italia, (33 deputati e 19 senatori) ai quali si aggiungono delle defezioni tra M5s e Sinistra italiana.
Ieri intanto il leader del Carroccio ha incontrato il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti. “Se voglio incontrare di nascosto qualcuno non lo incontro nel mio ufficio alla Camera. Sto incontrando e sentendo al telefono i responsabili di tutti i partiti, dal Pd al M5s, da FI a Renzi. C’è un momento in cui bisogna deporre l’ascia di guerra e le bandiere di partito e pensare a risolvere i problemi di salute, lavoro e riaperture”, ha ribadito. “Abbiamo parlato di lavoro. Prima ero stato un’ora al ministero dello Sviluppo da Giorgetti dove abbiamo parlato delle crisi aziendali ancora da risolvere”, ha spiegato.
Nel Pd intanto è ancora aperta la ferita per la mancata presenza femminile nella compagine del governo. Le donne democratiche spingono affinché sia affrontata la questione femminile dentro il partito e negano di aver chiesto le dimissioni del vicesegretario Andrea Orlando, ma spingono affinché vi sia una vicesegretaria donna. Malesseri anche dentro Forza Italia. Ieri le mosse del presidente Silvio Berlusconi che ha modificato l’organizzazione interna del partito nominando Antonio Tajani coordinatore nazionale, Anna Maria Bernini sua vice e Licia Ronzulli responsabile per i rapporti con gli alleati del centrodestra, hanno portato tre deputati a lasciare il gruppo e passare a Cambiamo di Giovanni Toti per dar vita alla componente ‘Cambiamo’ del gruppo Misto alla Camera con 8 parlamentari.