“Le prossime forniture destinate alla Lombardia riguardano soprattutto Pfizer, quindi, per ora, la nostra campagna vaccinale e il nostro impegno può essere mantenuto come da programmi. Utilizzeremo AstraZeneca soprattutto per la somministrazione delle seconde dosi”.
Queste le dichiarazioni del presidente della Lombardia Attilio Fontana che così ha descritto l’attuale situazione sul fronte vaccini. Stando a quanto detto dal Governatore il taglio delle forniture di AstraZeneca non dovrebbe per ora causare ritardi nella campagna e il suo utilizzo sarà destianto alle seconde dosi. Questo significa per per le prime somministrazioni si amplierà l’uso dei sieri di Johnson & Johnson, Pfizer e Moderna, con la speranza che questa descisione possa portare anche a una maggiore adesione dopo i timori di alcuni legati ai rari casi di trombosi.
Prima Pfizer e Moderna, come ben sappiamo, erano riservati proncipalmente ai soggetti con patologie. Da oggi per far fronte alle carenze di Vaxzevria sarà somministrato invece anche alle persone dai 60 ai 79 anni senza particolari problemi pregressi.
Stando alla programmazione annunciata all’inizio del mese di aprile, nella migliore delle ipotesi questo venerdì sarebbe stato il turno di aprire le prenotazioni per i lombardi dai 50 ai 59 anni. Vedremo se arriveranno annunci ufficiali, anche in considerazione del fatto che come detto Fontana ha confermato i programmi o se invece ci sarà un ritardo.