Avevano fatto carte false – letteralmente – per ottenere il reddito di cittadinanza e ci erano riusciti. Purtroppo per loro i Carabinieri di Marone, a partire dallo scorso mese di gennaio, hanno deciso di iniziare a fare una serie di controlli sulle varie richieste per capire se fossero o meno legittime.
Sono in tutto 12 le persone deferite per questo reato che avevano dichiarato il falso per poter così rientrare nei parametri imposti dalla norma per ricevere il sussidio introdotto nel 2019. Di fatto avevano falsificato la loro dichiarazione sostitutiva unica, documento propedeutico per ottenere il reddito.
“In alcuni casi il reddito di cittadinanza è stato erogato a favore di individui stranieri che risultavano da anni cancellati dalle liste anagrafiche della popolazione residente e che continuavano a percepire l’accredito sul proprio conto corrente – fanno sapere gli inquirenti – In un altro caso, per aggirare i limiti, una donna ha attestato falsamente l’assenza di precedenti penali del marito che, in realtà, era stato colpito da una condanna per associazione di tipo mafioso”.
Stando alle indagini queste persone hanno sottratto indebitamente circa 60mila euro e gli uffici INPS interessati hanno provveduto immediatamente a revocare il beneficio, avviando contestualmente la procedura di recupero. Ora i fascicoli sono nella mani della Procura a cui i responsabili dovranno rispondere per truffa aggravata e false attestazioni.