La situazione del carcere cittadino di Canton Mombello approda in Parlamento con un’interrogazione fatta al Ministro della Difesa dai deputati leghisti bresciani con prima firmataria Simona Bordonali.
“Nella casa circondariale Canton Mombello di Brescia, vige un cronico sovraffollamento e risultano, da numerose notizie di stampa, continue aggressioni verbali e fisiche al personale di polizia penitenziaria da parte di detenuti nonché numerosi atti autolesionistici” è l’inizio del documento che ben rappresenta una situazione più volta riferitaci anche dal Sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
Alla fine di febbrario la casa circondariale bresciana contava 357 detenuti, ben 171 oltre la soglia massima stabilita di 186.
“A rendere il carcere di Brescia una polveriera pronta non è solo il sovraffollamento – prosegue la richiesta dei deputati – ma anche e soprattutto la presenza di tanti, troppi, soggetti psichiatrici non rispettosi delle regole che ogni giorno creano problemi all’ordine e alla sicurezza dell’Istituto“.
“È necessario intervenire immediatamente. Va ristabilita la funzione rieducativa delle carceri e garantita, al personale di Polizia oramai allo stremo e sottodimensionato, la tutela che merita per lo svolgimento del proprio lavoro – rincara la dose la Bordonali descrivendo l’interrogazione – Non è sufficiente il nuovo padiglione progettato e finanziato all’interno del Carcere di Verziano. Tale soluzione é solo un palliativo più dannoso che risolutivo dei problemi attuali. Per questo motivo nell’interrogazione si interroga il ministro relativamente ad un nuovo carcere in sostituzione di Canton Mombello”.