Il loro garage era il covo in cui stoccavano tutta la refurtiva, poi messa in vendita online sui social. Circa 100mila euro di vari attrezzi comunemente usati nei cantieri edili spariti in diverse città del nord Italia.
Proprio gli annunci sui social network hanno fatto nascere qualche sospetto nei Carabinieri di Artogne che dall’aprile dello scorso anno avevano deciso di approfondire la questione. Questa coppia di cittadini di origine romena ma residenti a Pian Camuno erano specalizzati nella vendita di trapani, livelle laser, smerigliatrici e avvitatori di note marche del settore.
Nella mattinata di martedì è scattato il blitz dei militari che così hanno potuto sequestrate tutta la merce rubata conservata in alcune valigie nel garage, mentre nell’abitazione dei due hanno recuperato una decida di altri attrezzi, circa 70 confezioni di spazzolini elettrici e 5mila euro in contanti.
Dall’esame del computer e dei telefoni sequestrati agli indagati, sono spuntate fuori migliaia di chat relative alle trattative di compravendita degli utensili da lavoro, comprensive di descrizione dei prodotti, fotografie e prezzo richiesto. Grazie a un minuzioso lavoro di catalogazione e confronto con le denuce fatte negli ultimi mesi le divise sono riuscite a restituire gran parte della merce ai legittimi proprietari.
Per la coppia sono scattate le manette per ricettazione in concorso: l’uomo di 33 anni è stato condotto a Canton Mombello, la meglie 32enne è finita invece ai domiciliari.