In Sri Lanka è stata aperta un’inchiesta penale sull’incendio della nave portacontainer X-Press Pearl, registrata a Singapore, avvenuto al largo del porto di Colombo. Lo riferisce il quotidiano singaporiano “The Straits Times”.
La denuncia è stata depositata dall’Autorità per la protezione dell’ambiente marino (Mepa). I 25 membri dell’equipaggio, che sono stati evacuati prima dell’esplosione e si trovano in quarantena, saranno interrogati domani. Il sospetto delle autorità è che l’incendio abbia avuto origine da una fuga di acido nitrico di cui l’equipaggio era a conoscenza dall’11 maggio. Alcuni reperti sono stati già inviati ai periti forensi. Le fiamme sono sotto controllo anche se non del tutto spente. La proprietà della nave, X-Press Feeders, ha fatto sapere che lo scafo è intatto e non ci sono danni ai serbatoi.
La X-Press Pearl ha preso fuoco il 20 maggio. Nonostante un’operazione internazionale per tentare di domare le fiamme, la situazione è peggiorata fino all’esplosione del 25 maggio. La nave trasportava 25 tonnellate di acido nitrico, idrossido di sodio, lubrificanti e altre sostanze chimiche. Gran parte del carico è andato distrutto e lungo chilometri di spiaggia si sono riversati milioni di pellet di polietilene ovvero piccoli granuli di materie plastiche, danneggiando la flora e la fauna. Su un tratto di costa di 80 chilometri è stato imposto il divieto di pesca.
Sono almeno 4.500 i pescatori della zona di Negombo, che è anche una località turistica, colpiti dalla vicenda. Il ministro della Pesca, Kanchana Wijesekera, ha annunciato risarcimenti. Per l’Autorità per la protezione dell’ambiente marino si tratta probabilmente del peggior inquinamento delle spiagge nella storia del Paese.
L’Autorità centrale per l’ambiente (Cea) dello Sri Lanka ha stabilito che le aree raggiunte dai detriti della nave devono essere dichiarate pericolose. L’agenzia ha quindi emanato le linee guida per la gestione della situazione. Il personale coinvolto nella rimozione, nel trasporto e nell’immagazzinamento dei detriti dovrà usare tecniche sicure e accessori adeguati.
Dovranno essere prese misure appropriate per raccogliere e immagazzinare i detriti in sicurezza, in luoghi idonei e con accorgimenti per prevenire eventuali perdite. Opportune misure di sicurezza dovranno essere seguite anche per lo spostamento dei materiali. La Cea ha aggiunto che i costi dello smaltimento dovranno essere addebitati alla società proprietaria della nave e che dovrà essere fatta una valutazione scientifica ed economica del danno ambientale.
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