Sulla frana di Tavernola Bergamasca si accendono i riflettori di Arpa Lombardia. Da martedì infatti l’Agenzia regionale ha preso in carico questo vasto smottamento formato da circa 22 milioni di metri cubi di roccia.
A seguito del movimento rilevato a fine febbraio, Regione Lombardia era intervenuta in urgenza e, unitamente a Provincia di Bergamo, Comuni e Comunità Montana, aveva avviato i primi interventi per far fronte all’emergenza. Fra questi c’era anche l’incarico ad alcune università per gli studi sulla frana e sugli effetti dell’eventuale caduta nel lago, finanziare l’aggiornamento dei piani di emergenza e affidare ad Arpa Lombardia la gestione unificata e l’ottimizzazione dei sistemi di monitoraggio installati.
Per tenere costantemente d’occhio il movimento del fronte franoso c’è uno speciale radar interferometrico che effettua una scansione dell’intero versante ogni due minuti. Ciò consente di acquisire dati in tempo reale e allertare in caso di emergenza la Sala Operativa di Regione Lombardia per il coordinamento di tutti gli Enti locali e regionali coinvolti nelle attività di protezione civile.
“Attualmente la frana di Tavernola ha rallentato, passando dai movimenti anche superiori ai 2 cm/giorno registrati a febbraio a quelli, più tranquillizzanti, dell’ordine di decimi di millimetro rilevati dagli strumenti negli ultimi periodi – fa sapere Arpa – Da oggi in poi, grazie al monitoraggio continuo gestito dal CMG, ogni significativa accelerazione sarà immediatamente evidenziata avviando il sistema di allertamento”.