Abbiamo usato l’arma della persuasione, fatta eccezione per gli operatori sanitari e oggi l’obbligo esiste solo per il personale sanitario. Il governo farà poi le sue valutazioni del caso, ci diamo ancora un margine di tempo. E’ quanto ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in merito all’ipotesi di obbligo vaccinale.
“Sin dall’inizio della pandemia ho sempre avuto fiducia nei nostri concittadini. I numeri sono molto netti e chiari – ha aggiunto – abbiamo superato il 70% della popolazione vaccinabile che ha completo il ciclo vaccinale. La cosa bellissima è la risposta straordinaria dei più giovani. Il Paese ha raggiunto la consapevolezza che il vaccino è la vera arma per chiudere questa stagione così difficile. La campagna di vaccinazione italiana sta andando molto bene. Dobbiamo insistere”.
Rispetto alla possibilità di una somministrazione della terza dose ha sottolineato “i nostri scienziati sono al lavoro, ci siamo affidati a loro. Penso che la terza dose di vaccino sarà probabile. Occorre partire da coloro che hanno maggiore fragilità, da chi ha maggiori problemi di salute, da chi è stato vaccinato in un tempo anteriore. Non c’è un problema di dosi, noi le abbiamo. Non appena la comunità scientifica ci darà un’indicazione, saremo pronti per partire”.
Per il ministro Speranza “c’è stato un lavoro importante del commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, insieme ai farmacisti, che ci ha portato a calmierare i prezzi dei tamponi” mentre, a proposito di green pass ha aggiunto che “è uno strumento di libertà. Non c’è spazio per giochini di natura politica. Quando dobbiamo assumere una decisione, prevale l’interesse pubblico e non le dinamiche politiche”.
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