La dislessia da bambino, la sua infanzia, la scuola, la timidezza.
Tra “scomode verità e 3 storie vere” è un Giampaolo Morelli inedito quello che ha fatto tappa con il suo monologo a Bottino, al Teatro Centrolucia.

Schietto, vero al limite del brutale, irriverente ma molto divertente.
Giampaolo Morelli, con al sua ironia e simpatia si mette a nudo raccontando di sé ma allo stesso tempo delle debolezze umane, di tutti, le nostre manie, i nostri pensieri quotidiani.

Si ride e, un secondo dopo, si riflette sulla realtà che la vita ci offre quotidianamente con l’ironia che abbiamo conosciuto anche nei suoi personaggi, uno su tutti, il mitico Ispetto Coliandro, serie Tv che l’ha consacrato al grande pubblico.

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Attore, sceneggiatore, conduttore televisivo, scrittore, e regista Giampaolo Morelli ha deciso di raccontarsi. Lo fa con questo monologo scritto a quattro mani con Gianluca Ansanelli e accompagnato in scena, al pianoforte dal maestro Sergio Colicchio.

Sul grande schermo lo ricordiamo in “South Kensington”, “Mine vaganti”, “A casa tutti bene”, “Ma cosa ci dice il cervello”, “C’era una volta il crimine” e “7 ore per farti innamorare” (tratto dal suo omonimo romanzo e di cui ne è anche regista).