“Dinamiche e resilienti”. Così il presidente di Confartigianato Brescia Eugenio Massetti definisce le 5.442 imprese artigiane bresciane guidate da donne che operano per lo più nei settori dei servizi alla persona, dei servizi di pulizia, della moda e nelle attività di ristorazione. Una forza di volontà che secondo Massetti riesce a far superare problematiche ancora ben presenti, a partire dalle disparità.
Le imprese artigiane guidate da donne sono il 16.4% del totale bresciano. Nel 2022 si è resgistrato un lieve saldo positivo rispetto all’anno precedente, pari a uno 0.4% che significa +19.
Secondo i dati Istat 2021, si osservano disparità di genere per lo più a favore delle donne sul fronte dell’istruzione-formazione ma dall’altro lato a sfavore sul fronte del lavoro. In soldoni sono le donne a essere più formate, ma sono ancora gli uomini a prevalere nella carriera, ad esempio per quanto riguarda partecipazione e stipendi.
“Il futuro dipende da politiche strutturali, sistemiche e coordinate per sostenere la propensione imprenditoriale e favorire l’occupazione, garantendo a tutte servizi indispensabili per conciliare il lavoro con la cura di sé e della famiglia – conclude Massetti – Per questo continueremo a batterci per definire un contesto normativo e culturale che consenta, alle imprese femminili a valore artigiano, di esprimere al meglio le potenzialità”.