“Vogliamo continuare nella valorizzazione dei grandi parchi delle Colline e delle Cave: l’idea è quella di proseguire nella costruzione di una sorta di abbraccio verde alla città, che possa creare una barriera e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici”. Così la candidata sindaco del centrosinistra Laura Castelletti ha presentato il suo programma sul tema dell’ambiente e del verde in città, partitendo dall’idea di creare un abbraccio verde per Brescia.
Le strade per realizzarlo passano attraverso la riqualificazione delle aree lungo il fiume Mella e il Garza: l’idea è quella di progettare una greenway ciclopedonale lungo tutto il percorso del Mella e del Garza, in continuità con quella in arrivo da Nave, tra la città e il Parco delle Cave, con una pista ciclabile rinnovata, aree gioco e spazi sportivi fruibili da tutta la cittadinanza; la creazione di un Parco di cintura allargando alla presenza di altri comuni confinanti con l’obiettivo di giungere al riconoscimento di Parco delle Colline e dell’Agro-fluviale.
Attenzione rivolta poi anche al Parco delle Cave dove l’intenzione è di procedere al completamento con estensione alla ex cava Gaburri, riqualificare di via Serenissima con la realizzazione della pista ciclabile, completare la Casa del Parco e rafforzare la rete di connessione ciclopedonale interna.
Per quanto riguarda i corsi d’acqua che attraversano la città, “vogliamo ripensare un paesaggio urbano che includa la ricomparsa del fiume in città. In particolare trasformando i fiumi Mella e Garza in corridoi ecologici, che completino la cintura verde attorno alla città insieme al Parco delle colline e al Parco delle cave, ospitando habitat acquatici e della flora”.
Riguardo alle accuse di Fabio Rolfi in merito alla situazione della Caffaro, Castelletti ricorda che “le bonifiche degli 8 parchi chiusi da decenni sono sotto gli occhi di tutti. Se il centrodestra non aveva stanziato nei suoi anni di governo della città neanche un euro per le bonifiche, noi abbiamo recuperato i fondi necessari (oltre 20 milioni tra fondi comunali, statali e Pnrr), perché senza risorse non si fanno le bonifiche. Per la bonifica del Sin Caffaro siamo partiti da 6 milioni, arrivando a oltre 70 milioni, più 20 stanziati con l’ultima finanziaria. Vorrei ricordare che il commissario è stato fortemente voluto dall’amministrazione, il suo ufficio è in una sede comunale e ha a disposizione risorse umane e strumenti del Comune. Non lasceremo mai solo il commissario, tanto che l’abbiamo già messo in contatto con A2a ciclo idrico in caso ci sia la necessità di subentrare per il movimento della falda. Inoltre a breve uscirà il bando di gara per la bonifica della Caffaro”.