La risposta all’accusa di non rispettare la “par condicio istituzionale” non si è fatta attendere. Il tempo di essere ricevuti dalla Prefetta di Brescia, Maria Rosaria Laganà e la candidata sindaca, Laura Castelletti con il candidato vice, Federico Manzoni, segretari ed esponenti della coalizione di centro sinistra, tra cui Emilio Del Bono, e la risposta alle accuse del centro destra.
“Ho visto velocemente il dossier -ha detto Laura Castelletti- e ho visto chiaramente che ci sono una serie di errori e di citazioni, di periodi che non fanno parte del momento elettorale”.
La candidata sindaca e, di fatto facente funzione di Sindca, si è detta “certa della correttezza dell’ufficio stampa del Comune di Brescia” .
“Noi prendiamo il dossier -ha aggiunto Castelletti -. faremo una risposta entro lunedì, in modo dettagliato alla Prefettura e smonteremo accusa dopo accusa. Io continuerò ad occuparmi attraverso il mio ruolo istituzionale della città -ha proseguito – continuerò a farlo correttamente, rappresentando le istituzione, rappresentando la città e non mi faccio sicuramente condizionare da atteggiamenti intimidatori, io vado avanti per la mia strada”
” Questa rassegna di fotocopie dei social rasenta il limite del ridicolo -fa eco Federico Manzoni, vice sindaco in caso di vittoria ma non candidato – perchè tra i documenti incriminati posti all’attenzione della Prefetta c’è il volantino con il riepilogo delle iniziative del 25 aprile”.
Manzoni, e tutti gli altri esponenti del centro sinistra, sottolinea poi come il centro destra non veda invece il suo comportamento con esponenti regionali e nazionali che hanno fatto tappa a Brescia, in strutture pubbliche del Comune, con veste istituzionale ma accompagnati da un candidato in palesi momenti di propaganda elettorale. Ad eccezione -evidenzia Manzoni – del sottosegretario al Ministero degli Interni Ostellari che nei giorni scorsi è venuto a Brescia per il problema delle carceri ed ha chiesto espressamente di incontrare i vertici istituzionali del Comune.
Del Bono ha poi sottolineato come la legge indicata dal centro destra sia da considerarsi estesa a tutte le istituzioni nel periodo elettorale e quindi anche agli episodi di esponenti di Regione e Governo (come la visita della ministra per la Disabilità, Locatelli nei giorni scorsi) a Brescia in veste istituzionale, in ambienti istituzionali ma senza incontrare i vertici istituzionali della città ma accompagnati dal candidato sindaco del centro destra Rolfi.