Mangiare fuori costa sempre più. Ad affermarlo è il Codacons che denuncia un aumento dei prezzi un po’ in tutte le sfaccettature del mondo della somministrazione: bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie e persino il food delivery. Secondo l’associazione, che ha stilato una sorta di classifica con le città dove i costi sono aumentati di più, a Brescia si registra una crescita dell’8.3%.
“Tra emergenza bollette che ha aggravato i costi per gli esercizi pubblici e l’inflazione che, per il comparto alimentare, supera quota 12%, oggi per gli italiani mangiare fuori è sempre più costoso – scrivono dal Codacons – Gli italiani, a parità di consumi, spendono oggi quasi 2 miliardi di euro in più per il comparto della ristorazione, a causa dei rincari registrati nel settore”.
Fra le città italiane che fanno peggio di Brescia c’è chi registra aumenti bel al di sopra della doppia cifra come Viterbo con un +16%. Siena, Brindisi, Cosenza e Grosseto vanno dal 10 all’11.5%. Guardando al fondo della cassifica invece troviamo Vercelli dove la crescita è stata solo del 2.4% e risalendo di poche città, al quintultimo posto, troviamo la vicina Bergamo con un +3.6%.
“Regalarsi una pizza fuori o cenare al ristorante è sempre più costoso – commenta il presidente Carlo Rienzi – Questo a causa delle tensioni nei prezzi al dettaglio che vengono poi scaricate dai pubblici esercizi sulle tariffe praticate al pubblico. Incrementi dei listini che rischiano di determinare una riduzione dei consumi, con le famiglie che, per far fronte al caro-prezzi, potrebbero tagliare la spesa per le consumazioni fuori casa”.
La classifica
Viterbo 16,0%
Siena 11,5%
Brindisi 11,1%
Cosenza 11,0%
Grosseto 10,0%
Belluno 9,9%
Benevento 9,5%
Parma 9,0%
Mantova 8,8%
Trieste 8,8%
Novara 8,6%
Modena 8,6%
Massa Carrara 8,6%
Alessandria 8,4%
Brescia 8,3%
Bolzano 8,3%
Udine 8,2%
Teramo 8,2%
Piacenza 8,0%
Biella 7,9%
Pistoia 7,9%
Ferrara 7,8%
Olbia-Tempio 7,8%
Vicenza 7,5%
Bologna 7,5%
Perugia 7,5%
Messina 7,4%
Cuneo 7,3%
Treviso 7,3%
Padova 7,3%
Genova 7,2%
Pordenone 7,2%
Varese 7,1%
Lecco 7,1%
Reggio Emilia 7,0%
Forlì-Cesena 7,0%
Avellino 7,0%
Siracusa 7,0%
Aosta 6,9%
Milano 6,9%
Napoli 6,9%
Palermo 6,9%
Gorizia 6,8%
Macerata 6,8%
Trento 6,7%
Ravenna 6,7%
Cagliari 6,5%
Verona 6,4%
Venezia 6,4%
Rimini 6,3%
Firenze 6,3%
Bari 6,3%
Roma 6,2%
Torino 6,0%
Lucca 6,0%
Arezzo 6,0%
Rovigo 5,9%
Pisa 5,8%
Caltanissetta 5,8%
Sassari 5,8%
Como 5,5%
Lodi 5,5%
Potenza 5,5%
Catania 5,4%
Imperia 5,3%
Ascoli Piceno 5,1%
Reggio Calabria 5,1%
Pavia 4,9%
Cremona 4,7%
Terni 4,6%
Livorno 4,5%
Caserta 4,4%
Catanzaro 4,3%
Campobasso 4,2%
Bergamo 3,6%
Pescara 3,5%
Ancona 3,4%
Trapani 3,1%
Vercelli 2,4%
Fonte: elaborazioni Codacons su dati Istat