Concluso il primo giro dei “desiderata” ora c’è attesa per la sintesi che Laura Castelletti sta elaborando tra richieste, equilibri, attese e aspettative. Ma i telefoni restano muti e le agende senza appuntamenti.
Il puzzle è tutt’altro che fatto e tutt’altro che facile con un azionista di maggioranza che nelle richieste non è stato certo timido.
Ma gli aspetti sono molteplici e, in qualche modo, tutti concatenati.
Al momento pare che tutti si siano concentrati solo sulla questione numerica, a partire proprio dal Partito Democratico che ha reclamato, visto il risultato elettorale, 5 assessori, metà Giunta e il Presidente del Consiglio Comunale, che però dovrà essere eletto dai Consiglieri e non dal Sindaco, e quindi è chiaro che si rende necessario un accordo di coalizione.
Ma oltre alla questione “numerica” ci potrebbe essere la questione “peso”, ovvero l’importanza degli assessorati perché è chiaro che il bilancio o l’urbanistica, per fare due esempi, non hanno lo stesso peso delle “pari opportunità”, ovviamente con il dovuto rispetto.
E non da ultimo la questione “nomi” che il Pd non avrebbe fatto, ad eccezione, ovviamente di Federico Manzoni vice sindaco. Anche se non calcolare il più preferenziato Valter Muchetti appare difficile. Però nomi non ne sono stati messi in campo.
E le logiche del “peso” e dei “nomi” potrebbero essere i due binari lungo i quali Laura Castelletti potrebbe lavorare, in queste ore, per disegnare il futuro Governo della città.
Un “risiko” o meglio, un gioco di equilibri che la neo Sindaca sottoporrà a partiti e liste, primo fra tutti al Pd, per confermare il suo impegno di una Giunta composta da assessori di esperienza e alcuni alla prima esperienza, allargando la squadra con le deleghe ad alcuni consiglieri.
Risolto il nodo Pd, le altre caselle dovrebbero facilmente essere completate e in tempi rapidissimi.
Ma il tempo scorre e, ad ora, nessun nuovo appuntamento tra la neo Sindaca e i partiti sembra essere in calendario per i prossimi giorni. I telefoni rimangono muti ma un pranzo, oggi potrebbe portare alla svolta o allo blocco della situazione.
Anche perché lo stallo di questi giorni inizia a preoccupare qualcuno che vede difficile l’accordo e la presentazione della Squadra prima del 2 giugno. Anzi sarebbe possibile solo se arrivasse una proposta con poche possibilità di variazioni perché per un processo condiviso i tempi sarebbero necessariamente più lunghi. Non troppo, il 7 giugno è convocato il primo Consiglio Comunale e la Giunta dovrà già essere pronta.